Insegnami a donare al vento e a non cadere...
RIMUOVERE DAL CORPO LE CROSTE DEL SILENZIO
Rimuovere dal corpo che croste del silenzio;
ciò che vive ed esposto grida
e gira, lungo il viale
il dolore si mescola al rumore.
Per giungere alla chiaroveggenza
si cerca un ritmo, uno qualunque
che disallinei le arterie -
sul viale la vita si piega,
nel petto solo la voragine d'eterno,
la frazione dello sbalzo sismico
disegna nel palmo cataclismi.
***
QUANDO LA PRIMAVERA TARDA
Quando la primavera tarda
e potrebbe non arrivare più
in città, il cielo s'ingrigia su di lei -
alzo gli occhi e perdo l'ampiezza.
l'infinito è nelle strade.
Ci sono colori negli ombrelli,
nei fari, sui semafori.
Bisogna illuminare la cromatura delle vie
per rifare la primavera.
***
CAMMINA INVISIBILE
Cammina invisibile l'amore
tra la folla affrettata e dolente
negli sguardi presi dal perdersi.
L'amore cammina solo,
angelo trafitto da passi svelti.
E' meno di un mendicante l'amore
nell'ora di punta al binario dei treni
e la città è incandescente
minuti prima del tramonto.
***
EREDITA'
Per eredità chiedo solo il suo sguardo,
che sempreverde vede il rompersi delle uova
nei nidi, i passeri accasati sui rami.
Il suo canto dice
ciò che dalla vita ho imparato è quel primo volo,
il secondo e poi il prossimo
fino a possedere alle ali il vento
e forti lanciarle nel tempo.
***
STENDIMI UNA MANO SUL PETTO
Stendimi una mano sul petto
l'altra sulla scapola -
lo senti il frastuono fra le dita?
Tieni il cuore,
insegna ad arrestare il corpo
nel sorvolare gli abissi.
Lo senti il silenzio?
Soffiaci una vocale
- le lacrime hanno vita breve.
Insegnami a donare al vento
e a non cadere.
Francesca Cricelli da Repàtria
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