Quanta luce qui... e come è inospitale...
Bevi la mia anima con la cannuccia.
Conosco il suo sapore amaro d'alcol.
Ma non ti pregherò di smettere nella tortura.
Oh, io sono in pace da settimane, ormai.
Avvertimi però quando hai finito. E
non importa se non avrò più l'anima.
Prenderò la via qui accanto,
guarderò i bambini che stanno lì giocando.
Fioriscono i cespugli di uva spina
e qualcuno porta i mattoni nel recinto.
Chi sei: fratello o amante?
Non lo ricordo, e non serve d'altra parte ricordare.
Quanta luce qui, e come è inospitale.
Il corpo stanco intanto si riposa.
Ma - turbati pensano i passanti - è vero, sì,
è rimasta vedova ieri soltanto.
Anna Achmatova da Il silenzio dell'amore
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