domenica 12 luglio 2020

DIARIOS DI PIZARNIK 3




16 Dicembre 1957

(...) E' come se il mio sangue fosse amputato. Alzarsi di notte con il
      pugnale in mano a devastare il paese dei sogni. Di quei sogni
      divorziati dalla realtà. Grande vergogna non solo di essere, ma
      di essere semplicemente. Vergogna di vivere o di morire. Mi
      vergognerò anche quando sarò morta. Sarà - la mia - una
      grande morte inibita. Possibilità di vivere? Questa.
      Un foglio bianco e perdersi nella carta, uscire da me stessa e
      viaggiare su un foglio bianco.  (...)




                           Alejandra  Pizarnik   da    Diarios



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