Io vengo a una morte impetuosa vicino a te...
PROMEMORIA DELL' AMORE
Se l'amore ti ha dimenticato
tu rammentalo di nuovo
quando il tuo sguardo sfiora la natura
i pendii, le onde
gli alberi caducifogli
che non dubitano mai delle stagioni
gli animali che escono
dal ventre della madre
sanno già come vivere
come difendersi dai nemici
designati dalla natura.
Bada solo che il ricordo che rivive
non cada sul mucchio
delle aspettative tradite
dei sogni non realizzati.
***
AMORE, LA CRUDELE DISPERAZIONE
Il mattino apre di nuovo
le fosse dei suoi doveri
sopra è appesa
ciascuna fine
strisce appiccicate
le mosche della nostra sensibilità
gli esilissimi insetti
del nostro decadimento.
Ma l'amore è
la più crudele disperazione
non contiene la sua fine
come tutte le cose consolanti
della natura.
Sopravvive prima della redenzione
come se non esistesse redenzione
come se la fine fosse solo
inizio della sofferenza.
Ah! Non faccio più niente
perchè si levi di nuovo
la brezza della mia esistenza
solo ammirando la perfetta
geometria del tempo invisibile
che aspetta tu lo attraversi
io vengo a una morte impetuosa
vicino a te
e chiamo luce
l'ala nera che mi sfiora.
Katerina Anghelaki- Rooke da Amore e natura
Non conoscevo questa poetessa e devo dire che mi piace. Nelle due liriche ho notato un pessimismo ed un dolore di fondo leopardiano: la Natura matrigna. Anche per lei l'amore deve essere stato causa di sofferenza profonda. Se puoi inserisci qualche altra lirica significativa della Anghelaki per meglio individuare i lati nascosti della sua anima. Grazie...
RispondiEliminaGrazie del commento.
RispondiEliminaPer quanto riguarda altre liriche, ci sono già nel Sito e appartengono alla raccolta " Carte sparse di Penelope ": le trovi cliccando nella lista a destra il nome dell'autrice.