venerdì 24 luglio 2020
DISTURBI ALIMENTARI. MANGIARE PER... 1
" Nella sessualità emerge chiaramente il principio cui obbediscono le donne che mangiano troppo: sopportare, reprimere il loro desiderio o l'assenza di desiderio e al tempo stesso sforzarsi fingendo una voglia che immaginano ci si aspetti da loro.
In questo modo credono di aver tutto in pugno" . (Renate Gockel )
ANESTESIA :
per non pensare e per non sentire nulla di quanto
viene da dentro; tutto fa troppo male.
ANGOSCIA : preoccuparsi di divorare del cibo è un modo per non
perdersi in sentimenti troppo violenti.
ANSIA : si sfoga con le abbuffate la necessità di essere perfetti,
capaci sempre e in ogni occasione, comunque all'altezza
di un compito stressante e impegnativo.
CONFUSIONE : non si capisce più che cosa si voglia; la testa " in
tilt" trova nel cibo un punto fermo.
CONSOLARSI : un modo per farsi compagnia - per rassegnarsi
alla solitudine.
CURARSI : si è così presi dal dare attenzione agli altri che si ha
solo questo modo per regalarsi qualcosa.
DISPERAZIONE : non si trova altra via d'uscita ad un compito
impossibile.
DOLORE : per dimenticare la tristezza di un fallimento o l'
amarezza di una delusione.
INSICUREZZA : non ci si sente mai all'altezza.
NASCONDERSI : la fragilità della propria vita emotiva rende
rischioso avere qualcuno vicino; mangiare
diviene più sicuro che stare con gli altri.
PAURA : si è sempre in allarme con il timore che succeda
qualcosa ; il cibo distrae e tranquillizza.
RABBIA : serve proprio qualcosa da divorare.
RESPONSABILITA' : si è schiacciati dal peso della responsabilità
eccessiva; ci si sente in dovere dal fare tutto
per tutti; il peso del mondo è tutto sulle
nostre spalle: si mangia per sostenerlo.
RIBELLIONE : trasgredire le regole di una dieta serve a dire
" basta " agli altri compiti.
RICOMPENSA : un modo dannoso per farsi un regalo.
RIVENDICAZIONE : si deve sempre dimostrare di non essere
inferiori: anche sbranando.
RUBARE : le cose piacevoli possono essere prese solo
furtivamente, la notte, in solitudine...
VUOTO : non si sa proprio che fare di se stessi.
Romana Caruso da Mangiare l'amore
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