martedì 5 marzo 2019

MI SENTO IN UN DESTINO 4


8 Settembre 1937

Ieri sera un angelo mi ha preso per mano. Non era ancora buio. Di là dai veli della pioggia e della sera, gli alberi e le montagne erano egualmente oscuri. L' angelo mi ha messo una mano sulle spalle, mi ha fatto salire di corsa le scale nere, fin qui nella mia stanza. Non avevo più fiato. Allora l'angelo mi ha messo una mano sul collo, sono caduta in ginocchio davanti alla finestra aperta, senza respirare ho guardato il profilo immobile della montagna. Poi giù : tre volte ho baciato la terra ( il pavimento di mattonelle rosse ) premendo bene le labbra - e i pugni li avevo così stretti sul petto che mi dolevano le ossa.
Dopo, mi sono alzata come da un sonno di anni, leggera come una donna che ha partorito. Ho aperto gli occhi : l'angelo non c'era più. (…)



              Antonia Pozzi    da     Mi sento in un destino


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