lunedì 25 marzo 2019

IMAGO PIETATIS 1

 
 


(…) Il bambino è sdraiato carponi. Il braccio sinistro, l'unico
       visibile nelle fotografia, è appoggiato sulla rena, il palmo della
       mano rivolto verso il cielo. Si scorge la parte sinistra del viso,
       tanto da notare il taglio corto dei capelli. L'orecchio è bene in
       vista. Dell'occhio si è incerti se giudicarlo aperto o chiuso. Il
       bimbo indossa una maglietta rossa, sollevata sopra l'addome,
       un paio di pantaloncini blu con un piccolo disegno o ricamo
       su una gamba. Le scarpine ai piedi sembrano nere e se ne vede
       per intero la suola. La parte inferiore del corpo è quasi all'
       asciutto, mentre il viso è carezzato dalle onde.
       Potrebbe dormire - per come lo vedo -ma so che non si
       sveglierà mai più. Quando guardo la foto su un quotidiano
       online, mi è chiaro di che si tratta: è una delle immagini che
       compongono un servizio fotografico su un naufragio di
       migranti nel Mar Egeo.
       Le foto hanno soggetti diversi: adulti, bambini. Scene di
       disperazione e gesti di salvataggio. Alcune di quelle immagini
       sono terribili e anche senza mostrare cadaveri, si vedono
       abiti ammonticchiati sulla sabbia, trasportati evidentemente
       dal mare, o il pianto dei sopravvissuti ( l'intollerabile senso di
       colpa di chi sopravvive, che si fa strada fra le pieghe del
       sollievo per aver conservato la propria vita ).
       Il bambino invece compare in una piccola serie di foto che è
       destinata ad avere una propria storia a parte.
       In una seconda immagine, rovesciata rispetto alla prima, è
       ritratto il suo corpo abbandonato sulla spiaggia, da solo: i
       piedi a sinistra e la testa a destra, la nuca esposta verso chi
       guarda. In un'altra, due poliziotti gli sono vicini,  a una
       distanza di non più di due metri. Stanno in piedi. Quello più a
       sinistra è girato di spalle,l'altro,che imbraccia una fotocamera
       sembra allontanarsi dalla battigia. Ancora un'immagine: uno
       dei poliziotti ha preso in braccio il corpo del bambino. E'
       lievemente curvo in avanti e indossa guanti di gomma. I suoi
       gesti sono carichi di delicatezza e rispetto. (…)


Fausto Colombo  da   Imago pietatis ( Indagine su fotografia e compassione )

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