mercoledì 20 marzo 2019

ABBANDONARE IL RUOLO DI VITTIMA 6



(..) Affinché i complessi ( questi sono punti nodali e focali della vita
     psichica e sono sempre legati alle emozioni , n.d.r. ) possano
     subire una trasformazione, e per potersi liberare dalla morsa
     vittima- aggressore, è necessario accettare i sensi di colpa e
     riconoscerli nella loro funzione.
     Nell'ambito del complesso, più ci identifichiamo con la parte
     della vittima, più ci troveremo sotto il fuoco incrociato della
     critica del lato " aggressore " del complesso stesso.Viviamo tale
     critica come aggressiva e reagiamo con l'angoscia. I sensi di
     colpa legano insieme contemporaneamente aggressione e paura
     Ci sono poi i sensi di colpa " zaino ", definiti così perché in
     realtà potrebbero essere presi e scaricati dalle spalle come uno
     zaino troppo pesante. I sensi di colpa di questo tipo dipendono
     dal fatto che restiamo identificati con la posizione di vittima, e
     in fondo non ci assumiamo la responsabilità di quello che
     facciamo, e dal fatto che non stiamo dalla parte della nostra
     Ombra ( nelle teorizzazioni di Jung, l' Ombra - che viene
     classificata come un Archetipo - è ciò che è vicino all'uomo e
     ne cela l'inaccettabile; ciò che insegue l'uomo anche quando si
     allontana; che è uguale nella forma ma opposta nei movimenti e
     direzioni; che esiste solo in presenza della luce, metafore -
     queste - del Bene e del Male , n.d.r. ).
     Il ruolo di vittima si collega molto facilmente al ruolo infantile,
     e per questo spesso è combinato anche all'idea di dover essere
     particolarmente buoni. Fa però parte della vita adulta
     accorgersi prima o poi che non si è né bianchi né neri, ma grigi.
     Si è contemporaneamente bianchi e neri e di questo bisogna
     assumersi la responsabilità. Non è possibile vedersi come
     completamente buoni e proiettare il non- buono su chi ci sta
     intorno. Siamo tutti buoni e cattivi. Se riusciamo ad accettarlo,
     allora è possibile chiederci, in una situazione in cui ci sentiamo
     colpevoli,in che cosa abbiamo sbagliato e di che cosa dobbiamo
     assumerci la responsabilità. In questo modo possiamo prendere
     le distanze dai sensi di colpa,che intanto hanno raggiunto il loro
     scopo, cioè farci porre la domanda sulla responsabilità che ci
   dobbiamo assumere.Allora è addirittura possibile che diventiamo
   empatici verso noi stessi, cioè è possibile che ammettiamo di non
   aver fatto bene qualcosa ma che, tenuto conto della situazione e
   conoscendo la nostra natura, proviamo comprensione verso noi
   stessi. Sentiremo quali angosce vengono toccate dal senso di
   colpa, ma anche quali sono le aggressioni, riuscendo però anche
   a prenderne le distanze. (…)



      Verena  Kast    da      Abbandonare il ruolo di vittima


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