martedì 5 marzo 2019

MI SENTO IN UN DESTINO 5



10 Settembre 1937

L' angelo è tornato ieri sera. Abbiamo percorso insieme la strada nuova, fino al cimitero. Dai monti minacciavano nuvole di temporale. I contadini uscivano dalle cascine con grandi tele di sacco per coprire i mucchi di fieno e difenderli dalla pioggia. La chiesa del cimitero è proprio in disordine: quando potrò disporre del mio denaro, lascerò qualche cosa perché l'aggiustino. Sono rimasta molto tempo con la testa appoggiata alle spalle del cancello: ho visto un pezzo di prato libero che mi piace. Vorrei che mi portassero giù un bel pietrone della Grigna e vi piantassero ogni anno rododendri, stelle alpine e muschi di montagna. Pensare d'essere sepolta qui non è nemmeno morire: è un tornare alle radici. Ogni giorno le sento più tenaci dentro di me. Le mie mamme montagne. Di colpo il campanile, che pare un albero anche lui, così verde, è scoppiato a suonare. E un bambino è venuto giù in volata su di una vecchia bicicletta, fischiando. Ho detto : " Angelo, torniamo" e intanto cercavo di scoprire se il profilo dei Sassi Rossi non somiglia a una donna addormentata. Ma niente. Come ho netto negli occhi il contorno della Schlafende Griechin , sul lago di Taun.
Questa storia dell'angelo è strana, ma è vera. Io non so come sia fatto, ma già due volte ho avuto la sensazione fisica di averlo vicino. E - ora che ci penso - anche un'altra volta: sabato scorso, mentre giù a Milano, senza che io lo sapessi, Dino mi scriveva quella tremenda lettera. Che sia telepatia?
Forse tutti quelli che hanno sofferto e sono un po' deboli e malati, a un certo punto cominciano a sentire gli angeli. Se no, perché avrei baciato per terra l'altra sera? E adesso ricordo che dicevo come una pazza: Salvala, salvala… Certo pensavo all'amica di Dino, ma in quel momento non lo sapevo.
Non so: non ho mai provato forte come in questi giorni il senso di essere trasportata da una corrente violenta ad una tensione altissima. E- nello stesso tempo - mai avuto così solido il senso della personalità e della responsabilità. Mi sento in un destino.
E' difficile che queste intuizioni siano sbagliate.


           Antonia Pozzi  da    Mi sento in un destino


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