sabato 23 marzo 2019

IL FUTURO DI MARK ( STRAND ) 2



GUARDIANA

Il sole che cala. I prati in fiamme.
Il giorno perso. La luce persa.
Perché amo quel che svanisce?

Tu che te ne sei andata, che te ne andavi,
che stanze di tenebra abiti?
Guardiana della mia morte,

preserva la mia assenza. Sono vivo.


                                             ***

VECCHIO SVEGLIO NELLA PROPRIA MORTE

Questo è il posto promessomi
nell'addormentarmi,
sottrattomi al risveglio.

Questo è il posto che non conosce nessuno,
dove i nomi di navi e stelle
ci sfuggono via alla deriva.

Le montagne non sono più montagne;
il sole non è il sole.
Si è inclinati a dimenticare;

mi vedo, vedo
la tenebra risplendermi sulla fronte.
Un tempo ero compiuto, un tempo ero giovane.

Come se adesso importasse
e tu potessi sentirmi
e le intemperie qui potessero mai cessare.


                                            ***

LA NOTTE, LA VERANDA

Fissare il nulla è imparare a memoria
quello in cui noi tutti verremo spazzati, e spogliarsi
al vento è sentire l'inafferrabile luogo che si fa vicino.
Le piante possono ondeggiare o stare ferme. Il giorno o la notte
possono essere quello che vogliono.
Quello che desideriamo, più che una stagione o un clima, è la consolazione
di essere estranei, almeno a noi stessi. Questo è il nocciolo
della questione, ed è il motivo per cui anche adesso sembriamo aspettare
qualcosa la cui apparizione sarebbe il suo svanire-
il rumore, ad esempio, di qualche foglia che cade, o di una foglia sola,
o meno. Non c'è fine a quanto possiamo imparare. Il libro là fuori
non dice di più, e non è stato affatto scritto con in mente noi.


                                                  ***

IL CLUB DI MEZZANOTTE

Gli uomini di grande talento ci dicono da anni che vogliono essere amati
per quello che sono, che essi, qualsiasi pienezza sia la loro,
nel crepuscolo sono deperibili, proprio come noi. Così lavorano tutta la notte
in stanze fredde e intessute di luce lunare;
a volte, di giorno, si appoggiano alle loro auto
e fissano la valle infuocata, vitrea e dorata,
ma perlopiù stanno seduti, chini al buio, piedi sul pavimento,
mani sul tavolo, camicie con una macchia di sangue sul cuore.



              Mark  Strand    da    Il futuro non è più quello di una volta


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