giovedì 21 febbraio 2019

QUASIMODO A SIBILLA 1

 
 

" Quando un amore finisce, uno dei due soffre. Se non soffre nessuno non è mai iniziato; se soffrono entrambi non è mai finito " (Marilyn Monroe )


Milano   6 Febbraio 1935

(…) Amore,
       ora sono io ad attendere una tua parola. Ebbi il telegramma e
      la lettera, appena a Milano;e ogni giorno ho sperato che la tua
      voce mi venisse a cercare. Questo presagio di primavera mi
      aveva messo in cuore una voglia di canto; ma è tornata la
      nebbia e vedo il cielo di Lombardia nemico e lontano. Che
      farò senza amore, senza nessuno che mi voglia bene?. Ti
      rivedo, su  in alto: la tua mano pallida vuole salutarmi ancora.
      Il calore è anche luce nella tua stanza, la notte. Ti sento vicina
      al mio corpo stanco: ho desiderio d'amare.Anche tu sei stanca,
        ma non sei cenere - amore mio - nel mio cuore. Ritornerò - tu
     dici - e se potrò vivere un po' della tua vita, saprai- cara - di
     quanto cuore io abbia bisogno per sopportare la terra.
     Tu dici: " Sì alla terra". Vorrei poter credere alla " volontà".
     Inganno triste, disumano della poesia.
     Vedrò Solmi in questi giorni, ma tu - Sibilla - non lasciare il tuo
     cuore deserto di me.
     Ti bacio lungamente

                                                    tuo

                                              Salvatore (…)


                      Salvatore Quasimodo   da   A Sibilla


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