venerdì 22 febbraio 2019

LE PAROLE DEI BAMBINI 1

 
 

" Se non diventerete come bambini, non entrerete nel regno dei cieli"  ( Mt, 18,3 )


ANIMALI

VINCENZO, 10 anni : "  Io non posso immaginare la mia vita senza gli animali. Li amo tutti, pure i vermi. Mia madre, invece, li odia e non vuole che in casa teniamo cani e gatti. E neppure il criceto. Io credo che mia mamma abbia paura degli animali, che possano attaccarle qualche brutta malattia o farle male e questo dipende da mia nonna che non può vedere neppure i giocattoli a forma di animale perché si mette paura. Per esempio, i serpenti o i ragni di plastica la fanno gridare. E' esagerata e io penso che fa pure finta per farsi notare. Mio padre, invece, non ha paura però non dice niente a mia madre e a mia nonna. E così io e mia sorella dobbiamo vivere senza animali e non possiamo accarezzare il morbido pelo della vita ".


MORTE

ELENA, 13 anni : " Quand'ero piccola, avevo un cane che era piccolo anche lui e cresceva con me. Però, quando io ho avuto dodici anni, e Dick quindici, lui si è ammalato gravemente. L'abbiamo portato dal veterinario che ha detto che aveva un tumore all'intestino e bisognava sopprimerlo. Così ho capito alcune cose bruttissime: anzitutto che per gli animali gli anni si contano diversamente che per gli uomini. Ogni anno conta per due, per tre o per quattro. Dick era vecchio a quindici anni e comunque, se si ammala un animale, lo devi sopprimere, mentre se sopprimi un essere umano gravemente ammalato è un delitto. Come dire che la vita degli animali vale meno di quella degli esseri umani perché loro non parlano e dipendono in tutto e per tutto dagli uomini. Dick è la prima morte vera che ho conosciuto nella mia vita e, ancora, non mi sono ripresa dal fatto che l'hanno soppresso. Perché questa ingiustizia ? ".



GELOSIA

LETIZIA, 11 anni : "   Io ho un gatto che è geloso di me come se io fossi la sua fidanzata. Appena arrivo a casa da scuola, miagola e vuole che lo accarezzi a lungo. Si acciambella sul mio letto se sono in cameretta, oppure sulla sedia  e se sono in giro per casa mi segue passo passo. Quando una mia amica mi ha lasciato il suo gatto perché andava in viaggio, Lollo, così si chiama il mio gatto, non solo ha soffiato a quel poveraccio e gli faceva continuamente agguati correndo da una parte all'altra delle stanze, ma gli ha impedito di mangiare e pure di dormire. Insomma, lo ha tormentato e quando finalmente è andato via, a Lollo sono caduti i peli a ciocche. La veterinaria ha detto che è stato per lo stress.Forse Lollo pensava che l'altro gatto, di nome Ruffino, sarebbe rimasto in casa nostra per sempre oppure si è sentito in pericolo perché temeva che l'altro potesse occupare non solo i suoi spazi, ma anche le carezze e il cuore. Mi ha fatto molta tenerezza. Perciò gli ho promesso :" Giuro, Lollo, che qui non verrà più nessun animale ". Forse è stata una combinazione ma Lollo, quando ho detto così, mi ha fatto una carezza sulla mano con la zampa. "



             Maria  Rita  Parsi     da    Le parole dei bambini

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