giovedì 7 febbraio 2019

AMORE E MORTE DI IDEA 1

 
 

                                                      
                                                         Ci sono cose che aiutano a vivere…


L' AMORE

Un uccello mi canta
e io gli canto
mi gorgheggia all'orecchio
e gli gorgheggio
mi ferisce e io gli sanguino
mi spezza
lo spacco
mi aiuta
lo sollevo
pieno tutto di pace
tutto di guerra
tutto di odio di amore
e scatenato
geme la sua voce e gemo
rido e ride
e mi guarda e lo guardo
mi dice e io gli dico
e mi ama e lo amo
- non si tratta di amore
diamo la vita -
e mi chiedo e gli chiedo
e mi vince e lo vinco
e mi finisce e lo finisco.


                                            ***


LETTERA II

Sei lontano nel Sud
lì non sono le quattro
sdraiato sulla tua sedia
appoggiato al tavolo nel bar
nella tua camera
buttato su un letto
tuo o di qualcuno
che vorrei cancellare
- penso a te
non a chi cerca
accanto a te lo stesso che io voglio-.
Penso a te
ormai da un'ora
forse mezza
non so.
Quando mancherà la luce
saprò che sono le nove
stirerò il copriletto
m'infilerò il vestito nero
mi darò una pettinata.
Andrò a cena fuori
è ovvio.
Ma a una cert'ora
tornerò in quella stanza
mi butterò sul letto
e allora il tuo ricordo
che dico
il mio desiderio di vederti
che tu mi guardi
la tua presenza d'uomo che mi manca nella vita
incominceranno come ora
incominci nella sera
che ormai è notte
a essere
la sola unica cosa
che m'importa nel mondo.


                                            ***


TI STO CHIAMANDO

Amore
dall'ombra
dal dolore
amore
ti sto chiamando
dal pozzo asfissiante del ricordo
senza che nulla giovi
né ti attenda.
Ti sto chiamando
amore
come il destino
come il sonno
come la pace
ti sto chiamando
con la voce
con il corpo
con la vita
con tutto ciò che ho
e che non ho
con disperazione
con sete
con pianto
come se tu fossi aria
e io affogassi
come se tu fossi luce
e io morissi.
Da una cieca notte
da oblio
da ore chiuse
in solitudine
senza lacrime né amore
ti sto chiamando
come la morte
amore
come la morte.


                                             ***


NON PIU'

Non sarà più
non più
non vivremo insieme
non crescerò tuo figlio
non cucirò i tuoi panni
non ti avrò la notte
non ti saluterò col bacio.
Non saprai chi sono stata
perché altri mi amarono.
Non riuscirò a sapere
perché né come mai
né se era vero
quel che hai detto che era
né chi sei stato
né cosa sono stata per te
né come sarebbe stato
vivere insieme
amarci
aspettarci
stare.
Ormai non sono altro che io
per sempre e tu ormai
non sarai per me
altro che te. Non sei più
in un giorno futuro
non saprò dove abiti
né con chi
né se ricordi.
Non mi abbraccerai più
come quella notte
mai.
Non ti toccherò più.
Non ti vedrò morire.



                       Idea  Vilarino      da    Poesie d'amore 1957 - 1965


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