lunedì 4 febbraio 2019

IL CHIOSTRO ELETTO DI MIA

 
 

                                              Chiostro dell' Abbazia di Piona  ( frida )

                         
Non cerco nulla.
Non attendo nessuno in questo giorno.

Attendere è uno dei rari
stratagemmi di Dio
per trattenerci in un punto.

Il mio paese:
montagna verde e pioggia.
Un cavallo si perde nella pianura
immaginata,
che ora è vietata ai miei occhi.

Cerco l'intensa riflessione:
quella dei libri amici,
la luce interna che mi occorre per vivere,
il lume d'oro,
l' Ecclesiaste e la pazienza di Giobbe.

Alla mia età e in un paese di pioggia,
il chiostro è un'elezione.

Lì si perdono i contorni.
La vita si diluisce in un andirivieni
dal lavoro al caffè,
dal caffè alla taverna.

Cerco l'infanzia che sono:
la pianura, l'ombra dell'albero gigantesco,
l'unico mare senza fondo,
il cavallo sfociato nella sua furia,
la verdezza della montagna insieme al gelo.

Mi piace rimanere sola
sentendo come il sangue mi nutre di nuove vestiture.

Da sola mi appartengo.
Non c'è dicotomia tra me e lo specchio.
Una vive e l'altra sogna.
Insieme ricordiamo un uomo.
Insieme abbiamo scritto questi versi.



                Mia  Gallegos   da     Le ridotte del sole



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