Questo è un libro nato disordinato. E ho scelto di lasciarlo così. Perché ogni disordine ha il suo ordine interno e misterioso. Forse è l'andatura della mente, forse quella del ricordo, forse è l'intenzione di essere volatile o l'aspirazione alla semplicità, in ogni caso è qualcosa di sfuggente che non vuole essere imbrigliato in un piano: come un animale o come un albero della foresta, non addomesticati, inutili, nel senso che non si curano di avere uno scopo: sono in vita e gli basta. Il disordine è questo essere così come si è seguendo un filo illogico di stare al mondo. Il disordine di un libro lascia intravedere il suo sottotesto: niente da dimostrare, eccomi solo qui.
Un libro disordinato è un invito alla sovversione.
Chandra Livia Candiani da Questo immenso non sapere ( Conversazioni con alberi, animali e il cuore dell'uomo )
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