Salterà in aria per esplosiva nostalgia...
VECCHI
Stanno lì, nelle pieghe di questa stella,
coperti da un brandello di notte
e attendono Dio.
Una spina gli ha serrato la bocca,
la parola gli si è persa negli occhi
che parlano come fontane
in cui è affondato un cadavere.
Oh, i vecchi,
che portano negli occhi - unico avere -
la loro bruciata discendenza.
***
TENEBRAE
Siamo qui, Signore,
vicini e afferrabili.
Già afferrati, Signore,
artigliati l'un l'altro, quasi
fosse il corpo di ognuno di noi
il tuo corpo, Signore.
Prega, Signore,
pregaci,
siamo qui.
Sghembi andammo,
sghembi, per chinarci
su conca e cratere.
All'abbeverata, Signore.
Ed era sangue, era
quello da te versato, Signore.
Splendeva.
Ci gettò la tua immagine negli occhi, Signore,
occhi e bocca sono così aperti e vuoti, Signore!
Abbiamo bevuto. Signore.
Il sangue e l'immagine che era nel sangue, Signore.
Prega Signore,
siamo qui.
***
RIFLESSO
Quando ogni cosa diventa innominata come all'inizio -
scendi
nelle catacombe del tempo,
che si aprono a chi è prossimo alla fine -
là dove crescono i germogli del cuore - cali
nell'interiorità oscura sfiorando la morte
che è solo un passaggio turbinoso - e nell'uscire
apri rabbrividendo gli occhi
gli occhi dove una nuova stella
ha lasciato il suo riflesso.
***
NOSTALGIA
Chi
viene dalla terra
a toccare la luna
o altro minerale celeste
che fiorisce -
colpito
dal ricordo
salterà in aria
per esplosiva nostalgia
ché
dalla smaltata notte della terra
sono volate via le sue preghiere
cercando nei quotidiani annientamenti
le vie interiori dello sguardo.
Mari e crateri
colmi di pianto
in viaggio per stazioni stellari
oltre la polvere.
La terra si fabbrica dovunque
colonie di rimpianto.
Non per calarsi
su ammorbati oceani di sangue
ma solo per cullarsi
nella musica del flusso e del riflusso
solo per cullarsi
al ritmo dell'invulnerato
segno d'eternità :
vita - morte -
***
MELANCOLIA
L'uomo è così solo
scruta verso oriente
dove Melancolia appare nel volto del mattino -
Rosso è l'oriente per il canto dei galli.
Oh, ascoltami -
Perdersi nella smania del Leone
e nella sfera lucente dell'Equatore.
Oh, ascoltami-
Appassire coi teneri volti dei Cherubini
a sera
Oh, ascoltami -
Nell'azzurro settentrione
vegliando di notte
già un bocciolo di morte sulla palpebre
avanti così verso la fonte.
Nelly Sachs Poesie tradotte da Ida Porena
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