martedì 26 luglio 2022

POESIE DI MICHAEL KRUGER




                                                         Schubert -  Impromptu N. 3



E' l'incontro il tema centrale di questa raccolta di versi di Michael Kruger . Gli incontri avvengono in svariate parti del mondo, ma più spesso nella Germania del presente e del passato e avvengono con scrittori, studiosi di scienze varie,pittori o sconosciuti; e ancora, con la natura, l'arte e la storia e con colui che si è stati da bambini. Il poeta affida questi incontri non alla vista, ma all'udito : se infatti alla vista si deve l'intensità dei paesaggi naturali e umani della raccolta, è l'udito che li anima. Così, queste poesie sono popolate di voci e ricche di suoni, in attesa di un viaggiatore che li sappia percepire e decifrare.




DISCORSO DI PASCAL


Gli animali non conoscono ammirazione.

La lepre più  veloce non ottiene

più cibo di quella più lenta,

il cavallo vincente sta

nella stalla accanto al perdente

che condivide la sua lingua.

Stupidità o virtù?

Virtù.



                                         ***


SCHUBERT, IMPROMPTUS


La porta è aperta,

nella casa c'è uno

che vive la mia vita

sulla mia vecchia sedia.

Legge, sottolinea,

triste scuote il capo.

La pazienza della scrittura

che trascina tutto con sé!

Adesso alza gli occhi, spaventato,

uno sguardo come cenere fredda.

Parla con me quando - stanco di leggere -

cerco di domare la tristezza,

il coro del mondo che va a pezzi.

La porta è aperta.

Nella casa c'è uno

che suona Schubert, gli Impromptus,

è così strappalacrime, così preciso

che al momento non fa proprio niente

se si sciolgono i poli,

perché lui suona da pari a pari

con la morte.



                                        ***


DISCORSO DEL POSTINO


So già cosa mi aspetta, oltre alla pioggia,

novembre. Il futuro non conosce

nessuna nicchia, anche le domeniche occupa

fino a tutto settembre. Bisogna essere

bambini, per gioire del prossimo aprile,

e maggio - anche se misurato - è pieno

di fase attese. E Giugno?

Imbrattato di scrupoli, 

le circostanze inevitabili della vita.

Ad ore mi si consuma il tempo

anche d'agosto. Se resto in vita

ci vedremo a dicembre,

non dimenticarti quello che volevi

chiedermi. C'è ancora un giorno libero

poco prima la fine dell'anno.

Per sempre resterà il desiderio

di non voler sapere quando

ci raggiungerà la disgrazia, che non

è segnata sul calendario.



                                        ***


OROSCOPO


Il consiglio delle stelle si è ritirato

dietro le nubi. Dai loro esili bordi

s'intuisce come la mia vita cambia.

Amore, salute, esiti professionali

e in mezzo il piccolo velivolo " se"

che va di stella in stella

e scarica le notizie importanti.

Infine dopo giorni il messaggio liberatorio :

o l'uomo non si è ancora trovato

o si è perduto per sempre.

Questo sono io - qui in mezzo - sotto le stelle.



                                          

  Michael Kruger  da   Poco prima del temporale ( trad. di A.M. Carpi )



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