sabato 16 luglio 2022

LA MALATTIA DI JODOROWSKY



                                                       Verità che non sei mai stata...





DI SILENZIO IN SILENZIO CADENDO


Di silenzio in silenzio cadendo

intorno a sì tanta assenza

mi precipito verso i tuoi baci

sperando di arrivare all'infinito centro.

Ma il dubbio appanna la mia certezza.

Verità che non sei mai stata

e io ti rimpiango nel futuro.



                                        ***


POCO A POCO STAI ENTRANDO NELLA MIA ASSENZA


Poco a poco stai entrando nella mia assenza

goccia a goccia riempendo la mia coppa vuota

là dove sono ombra non smetti di apparire

perché soltanto in te le cose si fanno reali

allontani l'assurdo e mi dai un senso

ciò che ricordo in me è quello che sei

giungo alle tue sponde come un mare invisibile.



                                           ***


QUANDO CIECO TI CERCAVO


Quando ti cercavo la mia anima ti stava partorendo

mentre lasciava orme a forma di luna.

Non c'erano pareti nella mia stanza, solamente angoli

dove ombre con mille braccia chiedevano splendori.

Non c'era un pane nel mio altare e nella vecchia pergamena

le mosche divoravano le amare lettere sacre.

Non cresceva un albero di mele nel mio solitario letto

e le dita delle mani se le portava il vento.

Fu così che ti costruii, trasportando in carne i miei sogni

con lo splendore della luna donandoti una pelle d'argento

collocando un occhio vivo nelle tue mille mani che implorano

affinché duplicata in quattro tu fossi il calice della mia tavola

e nelle tue innumerevoli labbra si tatuasse il nuovo credo.

La tua voce senza fine che entra nel mondo come un'ostia rossa

fino a paralizzare l'infinito specchio in un'eterna immagine.




                Alejandro  Jodorowsky   Trad. di A. Bertoli



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