giovedì 7 luglio 2022

LA POESIA DI MARISOL



                                                   Io non so del dolore della tela disfatta...






 IMBAVAGLI - AMATI


Le parole hanno pianificato la loro fuga.

Hanno scoperto il vuoto del linguaggio

e ci hanno messo il bavaglio.

Perché tutto alla fine è stato crudeltà.

Il fastidio di saperci scoperti

sprofondati nel fango dei nostri pretesti.

Le gambe pesanti

per i tanti cammini percorsi

alcuni furono scelti

altri ci scelsero a forza.

Tuttavia insistemmo a gridare

la parola perduta

dietro alla bocca chiusa

della cavità nel petto

della carezza mutilata.

Però l'amore

è restare anche muti

legarsi la lingua al palato

e lasciare che il cuore esploda

quando la sua unica via di fuga

è stata cancellata.



                                       ***


ANNA - STESIA


Bambina dal cuore triste

nessuno lo sa

perché il vuoto è solo nostro:

un teatro dove i pettegoli

applaudono la caduta.

Non lo vedi, bambina?

C'è una fiamma che arde nel tuo sguardo

- un fuoco che unisce i tuoi frammenti -

per dare un nuovo volto alla bellezza.



                                          ***


PENELOPE


Io non tesso un sudario

e non fuggo dal pretendenti al mio regno.

La mia unica fortuna è questo amore cucito

con l'invisibile filo dei giorni.


Come disfare ogni cucitura

dei baci che hanno chiuso le mie labbra

affinché al desiderio corrispondessero le parole?

e questo intrecciato di carezze tessute a due mani.

Come disfare ogni nodo della tua anima

che si lega con forza

alle mie viscere avvizzite?


Io non so del dolore della tela disfatta

però mi si rompono le fibre del tempo.

Mi si aprono orifizi profondi

e il mio corpo è l'ago condannato

a percorrerli di nuovo

nello sforzo di richiudere la cicatrice.





                 Marisol  Bohorquez Godoy  da    La forma del vuoto ( Trad. di G. Darconza )




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