domenica 3 luglio 2022

IL LOGORIO DELLA VITA MODERNA

 





                                  La mia solitudine che col tempo ho chiamato libertà...





LA MIA SPECIALITA'


La mia specialità

a lasciar appassire i rapporti

sono bravissima, io.

Non coltivarli,

lasciarli sfiorire

con ostentata inedia

è la mia specialità,

per tornare

alle mie piccolezze,

chiusa tra il dare e l'avere

con il caso e con Dio,

alla mia solitudine

che col tempo

ho chiamato libertà.



                                      ***


STRATO SU STRATO


Strato su strato

la pelle si ricompone,

come mani di vernice

passate l'una sull'altra.

Il dolore si fa più remoto,

quasi scompare.

Diventa fossile,

icona, reliquia,

colonna portante

di una nuova vita.



                                         ***


DIMENTICARE


Con un colpo di mano,

disperdere i cattivi pensieri,

come chi smuove

acque torbide

in una pozzanghera salmastra.

Un modo come un altro

per sopravvivere.



                                        ***


PASSARE


Passare,

pagare il conto,

prendere il resto

e andare.

Lasciarsi vite intere

alle spalle e scomparire.

Pensare

che non esista

modo migliore

per ingannare il dolore.



                                  ***


QUOTIDIANO


Un tamburello,

una trottola

e un pacco di biscotti.

Silenzi di neve alla finestra.

Pensieri al litio

illuminano la stanza,

cripta museo,

noi fantasmi anzitempo.

Corridoi lunghi e spietati

ingoiano le nostre voci,

grigio passo striscia

i battiscopa in fila indiana.

Borbottano le arterie segrete 

della casa,

stride il cemento armato

dalle sue ossa lunghe.

Che senso ha la quiete

senza la tempesta?




                       Monica  Messa   da   Il logorìo della vita moderna



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