Come non avere paura degli occhi...
Questo è un libro sull'assenza che è stata forte presenza. Qui i corpi hanno comandato e sono testimoni : le ossa e la pelle diventano modulazioni di frequenza, la radio da cui quello che è stato, o che ancora non è, si fa notizia. Non è ancora lontananza, ma è già mancanza. Qui gli occhi sono memoria, ma c'è un tempo che per la memoria è troppo presto e il presente abita ancora tutte le stanze, come il dolore, che è annunciato ancora prima di essere vissuto. Quel che è certo è che dolore sarà per essere - poi - liberazione.
Come avere paura degli occhi
come sapere che tutte le bocche
professeranno il falso
e per prima la tua
dirà cose che non vuole
vedrà cose che non sa
ma il vero più del falso
resta nelle parole che non riconosco
perché non hanno la tua forma
la calce bianca dei tuoi sensi
deformati per l'occasione
parole annerite, scartavetrate
cercano rifugio tra le mie
ma non trovano
che una pace fatta di spilli
di mura che non tengono
di soldati che non parlano la tua lingua.
***
Come abitare in un paese straniero
ogni notizia che giunge da te
abbatte aerei, rovina raccolti
costruisce mura intorno
a un cielo bucato.
***
Barcollare sulle tue facce distese
inciampare nella tua fronte
farsi largo tra le voci
e chinarsi a raccogliere solo le mani più mature
lasciare le acerbe macerare sugli occhi
chiusi, sempre chiusi
avanzare fra ciglia nere
aggrappandosi al ricordo
dell' Orsa, cancellare sguardi
ammutolire salive
e rimettere al loro posto le labbra cadute
gli zigomi divelti.
***
Prima degli occhi, al posto degli occhi
le palpebre al muro
e la sfilata delle ciglia divelte
poi i capelli da incendiare all'alba
dei nostri migliori propositi
contarsi in segreto le dita
incollando i palmi
alle regioni dei vivi
prima degli occhi, al posto degli occhi
dividere le mani
in vagoni da espatriare.
***
Non basteranno gli anni
gli involucri di vuoto
in cui affondare le braccia
per ogni parola
che resta in gola e che si fa
alone umido intorno agli occhi
e sguardo cavo
nel petto ancora umano.
Carmen Gallo da Paura degli occhi
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