Incontrarsi. Lasciarsi avvicinare...
CONOSCENZA
Siamo adulti per le fiabe
o per credere che tutto si avveri
nelle braccia di un altro.
O per credere sia possibile
esporsi, fidarsi, proteggersi senza
deludersi, ferirsi, disarmarsi. Disamarsi.
O per credere.
Come si decide l'amore? Mi vedrai nelle parole?
Le dimenticherai? Mi lascerai entrare?
Mi dico: sei qui, finalmente. Poi tremo.
Immagino di essere salva nell'esperienza.
Hai occhi miti, diffidenti. Hai mani grandi, potrei
abbandonarmi nelle tue mani.
Vorrò la tua mancanza?
Che è il centro di ogni presenza.
Ci tocchiamo, poi ci separiamo.
Non sarò mai certa di essere con te.
Cosa scegli, se mi dai un bacio e un altro,
cosa chiedi? Siamo al sicuro nei corpi.
Riscaldano, sospirano nelle piume.
Loro hanno scelto la terra.
Noi siamo ancora a mezz'aria, invece.
Così - alla fine - ti racconto una di quelle storie
ma non va come nei libri o nel folklore. Non ci sono
rapimenti, inganni, abusi, uccisioni.
C'è una donna che vive sul fondo del mare.
Molte volte è stata scuoiata dalla sua pelle animale
rigettata nelle onde - molte volte è impazzita
per capire chi era. Guarda dal tetto
la superficie dove il cielo fa luce
fino alle rocce, i villaggi.
C'è un uomo lontano, cammina
fra le case verso di lei.
E' un uomo gentile, che non sa di esserlo.
E' limpido, onesto.
La donna invece è feroce, potrebbe lasciare che l'uomo
le tolga ogni cosa - è abituata così.
Vorrebbe dare all'uomo ogni cosa. Ma in realtà
lei non sa cosa l'uomo vuole. Vorrebbe
che l'uomo volesse lei.
Davvero, davvero, davvero.
Senza rapimenti, inganni, abusi, uccisioni.
O forse vorrebbe ascoltare la voce dell'uomo
che scende al mare. Si tende da uno scoglio.
L'uomo non dice niente, ma continua a camminare.
Ogni giorno, ogni notte, una bracciata, un passo,
un terrore sottile, una speranza.
Lui rimuove la plastica dalle branchie di lei.
Lei gli mostra il passato nelle conchiglie. negli
oggetti sacri, dimenticati. Sciocchezze, spazzatura.
Non parlano la stessa lingua. Lui osserva, lei indica.
Quando lui la tocca vorrebbe restare o fuggire
che sono poi lo stesso verbo da due diverse angolazioni.
Quando lei lo tocca, lui avanza in un mistero.
Lo guarda nella bellezza, come una forma di distanza
finché la riva diventa un sentiero.
Quanto tempo per potersi amare?
Mettere via i fantasmi che popolano le storie.
Un'impronta, una striscia di spuma.
Ogni giorno, ogni notte. Ora.
Incontrarsi. Lasciarsi avvicinare.
Francesca Matteoni Inedito
Mettere via i fantasmi
RispondiEliminaAvere coraggio e mettere via i fantasmi
e vivere
Infatti.
RispondiEliminaMolte delle storie che viviamo sono ( ma non lo confesseremo mai! ) popolate di fantasie romantiche, fantasmi residui di personaggi del Mulino Bianco o di quello che noi pensiamo dovrebbero essere la vita e i rapporti umani ( anche d'amore )
Dovremmo avere il coraggio ( ma anche la sapienziale lucidità ) di capire Chi siamo, Chi sono i nostri interlocutori e agire con più consapevole rispetto..
Per costruire, in un tempo che mira ( purtroppo! ) alla demolizione.