lunedì 14 dicembre 2020

LA TESSITRICE

 


     Contadine che lavorano al telaio  -  Stefan Dimitrescu ( Romania, 1886, 1933 )



Spesso alcune poesie ci sono più care di altre, perché ci riportano ad altri anni della nostra vita; a rivivere momenti del passato


LA  TESSITRICE


Mi son seduto sulla panchetta

come una volta... quanti anni fa?

Ella, come una volta, s'è stretta

su la panchetta.


E non il suono d'una parola;

solo un sorriso tutto pietà.

La bianca mano lascia la spola.


Piango, e le dico: Come ho potuto,

dolce mio bene, partir da te?

Piange, e mi dice d'un cenno muto:

Come hai potuto?


Con un sospiro quindi la cassa

tira del muto pettine a sé.

Muta la spola passa e ripassa.


Piango, e le chiedo : Perché non suona

dunque l'arguto pettine più?

Ella mi fissa timida e buona:

Perché non suona?


E piange, e piange - Mio dolce amore

non te l'han detto? Non lo sai tu?

Io non son viva che nel tuo cuore.


Morta! Sì, morta! Se tesso, tesso

per te soltanto, come non so;

in questa tela, sotto il cipresso,

accanto alfine ti dormirò.



                       Giovanni  Pascoli    da     Myricae, 1891



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