Hai bussato
al polmone, hai tolto la
linguetta perché partisse
il meccanismo, il mio
chiamarti.
***
Ramo su ramo
ricostruiamo un
sabato, una porta
al mondo parallelo
dove si mangia
pane di riso.
***
Questo tuo mordere è
per acchiappare
il mondo, tentare
di portarne un pezzo
via con te.
***
Mi sveglio nel tuo sonno,
le ginocchia sfinite,
e ti dico : respingimi
in quell'acqua oppure
asciugami coi capelli
del tuo nome.
***
Hai preso vita dal denso confondersi, nei grigi strati del non - ricordarti. Il buco nero dell'immaginarti. Ti traccio il profilo sulla polvere del tavolo, di buio in luce.
Elisa Biagini da Filamenti
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