(...) Sulla credenza di fronte al sofà c'era l'ingrandimento dell'istantanea scattata cinquantadue anni prima con una macchina fotografica a cassetta sulla costa del New Jersey che anche noi - mio fratello ed io - avevamo incorniciato e messo bene in vista nelle nostre case. Siamo in posa, in costume da bagno, un Roth dietro l'altro, sul prato antistante la pensione di Bradley Beach dove la nostra famiglia affittava una camera da letto con uso cucina ogni estate per un mese. E' l'agosto 1937. Abbiamo quattro, nove e trentasei anni. Ci drizziamo verso il cielo formando una V, di cui i miei sandaletti sono la base appuntita e le spalle larghe di mio padre - tra le quali è perfettamente centrata la faccia furba da folletto di Sandy - le due imponenti terminazioni della lettera. Sì, quella che spicca sulla foto è la V di Vittoria : di Vittoria, di Vacanza, di retta e distesa Verticalità ! Eccola, la linea maschile, intatta e felice, in ascesa dalla nascita alla maturità ! (...).
Philip Roth da Patrimonio ( Una storia vera )
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