domenica 10 gennaio 2021

A PROPOSITO DI MEDICINA...

 


                                                             Pablo Picasso -  Donna che piange



                                                    "Il compito della medicina è

                               di rendere sopportabile

                               la nostra dose di infelicità ".



                                  Alberto Mantovani, ProHumanitas University




5 commenti:

  1. No, o almeno non solo . Il prof in questione non stava parlando del PROZAC , la cosiddetta " pillola della felicità " tanto in voga negli U.S.A. ( e nel solo ) negli anno '80 - '90( tanto che la si poteva acquistare ai distributori come le sigarette o i profilattici! )
    La frase è stata estrapolata da un'intervista dove Mantovani parlava del Covid- 19 e in generale del motivo per cui lui ( a suo tempo ) aveva deciso di farsi medico...
    In effetti, se partiamo da una concezione un po' pessimistica del nostro transito sulla Terra e delle piccole e grandi infelicità che a ciascuno ( chi più, che meno ) vengono date in " dotazione " , possiamo ben dire che la medicina rappresenta un grande aiuto nella cura delle varie morbilità ( quanti progressi ha fatto l'uomo nei secoli a questo livello ! ), ma credo che si intende anche la " capacità ( e questa tutta empatica e umana nel senso più alto del termine ) di prendersi cura in toto del malato" , che chi si occupa della nostra salute ha ( o dovrebbe avere...) e che può fare tanto bene anche all'anima ( o psiche, come dir si voglia).

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    1. Aggiungo: un concetto di Medicina Alto ( o Ideale ) che aveva a cuore ( e spero tanto che ce l'abbia ancora ! ) più il benessere delle persone che quanto una certa professione poteva " rendere " in termini monetari...

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  2. La scienza medica fa vivere, ne siamo testimoni, e comunque allevia il dolore, lo può rendere quasi amico, una volta accertato che non ci abbandonerà.

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  3. Che la scienza abbia fatto grandi passi per allungare la vita curando malattie che una volta erano mortali d' acchito; che le odierne conoscenze abbiano anche reso possibile gestire meglio il dolore, siamo d' accordo... ma che per quanto mi riguarda ( e con poca fede cristiana ) io non sia ancora riuscita a farmelo " amico " questo dolore, è pur vero...
    Ahimè !

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