martedì 16 ottobre 2018

NEL CUORE TROPPO ASSOLUTO DI TOSCANINI 3


6 Maggio 1939

( Ad Ada Mainardi, Roma )

(…) Ada cara,
      se tu mi avessi detto francamente " Artù, non ti amo più ...Artù
     dobbiamo troncare questa intimità...non sento più nulla per te.."
     ebbene, tutto questo mi avrebbe meno addolorato che di sentire
     che avevi paura di comunicare con me. Paura che il Governo
     fascista scoprisse la nostra amicizia, la nostra intimità...Per due
     mesi non ho dubitato di te, della tua sincerità, della tua
     superiorità di carattere… Non ti ho che creduto e sofferto. Dopo
     le due lettere da Belgrado e malgrado il mio nuovo indirizzo,
     tardasti ancora un mese a scrivermi… Allora mi si è infiltrato
     nel cervello che tu eri non differente dagli altri - cioè da quelli
     che temono di essermi amici per la paura di compromettersi.
     Non ho più ragionato. Se tu non apprezzavi più in me l'uomo e
     l'artista oppure - apprezzandomi - non trovavi il coraggio di
     agire secondo coscienza e ti perdevi in compagnia di persone
     che disistimo come uomini di nessuna fede né principio morale-
     tali Pizzetti,Molinari , i Panizza e tutta la caterva di cattivi e
    buoni artisti che infestano l'aria e il mondo… Artisti che non
    meritano di essere annoverati tra gli uomini , ma tra gli schiavi..
    Cosa poteva interessare alla Censura la nostra relazione
    intima? Niente. E che il Signor Delinquente in seconda non ha
    forse amanti? Perché tu hai tenuto conto dei consigli di quel
    signore della Censura e non della mia disperazione. Perché
    anche tu sei vittima dell'entourage nel quale vivi - vittima della
    generale vigliaccheria umana. Mentre io ho sofferto a sangue
    perché ti avevo messo così in alto nei miei pensieri - eri in una
    nicchia solitaria dove nessuno poteva avvicinarti se non l'amore
    mio sconfinato…
    Scusami cara se ti ho turbato. Anche due solitarie parole di
    telegramma saranno sempre le benvenute


                                         Artù   (…)


Nel mio cuore troppo d'assoluto  ( Le Lettere di Arturo Toscanini )



     

2 commenti:

  1. Intensa, chiara e addolorata, si sente tutta la delusione e l'amarezza di una fiducia tradita, che sento familiare...

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  2. La storia d'amore tra Toscanini e Ada ( pianista amica delle figlie ) durò dal 1933 al 1940 e, benché tra di loro ci fossero trent'anni di differenza, si instaurò tra i due un legame profondo ( che però- come si evince anche dalla lettera postata )finì - come tutte le storie di questo mondo.
    Grazie per il tuo contributo così personale...

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