(...) Nel tempo in cui la Dea- Scienza non aveva ancora il potere
che ha oggi, in assenza quindi di prove scientifiche, sia gli
Assiro- Babilonesi che i Greci avevano sicuramente intuito la
complessità di " un'identità sessuale" non rigidamente divisa
tra maschile e femminile, ma ricca di sfumature. Il mito dell'
androgino - di cui parla Aristofane e che verrà ripreso da
Platone nel Simposio , raccontava già di un essere umano,
maschio e femmina assieme che Zeus- per punizione o per
paura del suo potere - divise a metà.
Ma perché questa identità ( che potrebbe rappresentare la
prima identità sessuale degli ominidi ) venne divisa? Era
davvero troppo potente? Era comunque ritenuta " magica".
Un esempio di " androgenia primaria " la troviamo all'
interno del rito di iniziazione che consacrava lo sciamano,
figura centrale presso molte popolazioni con cultura tribale.
Lo sciamano doveva attraversare infatti una " fase limite "
particolarmente importante e prolungata, vestito da donna.
Solo al termine del rito rientrava nel ruolo maschile, dotato
però dei poteri speciali ricevuti dalla sua primitiva femminilità.
Forse è anche giusto ricordare che la scienza di oggi ha
evidenziato che la gonade è indifferenziata al femminile sino
alla sesta settimana di vita fetale e che solo dopo quel periodo
gli ormoni - legati al cromosoma sessuale Y- inizieranno a
caratterizzare il maschio. La scoperta scientifica della
paternità potrebbe essere stato il momento in cui il maschio,
avendo acquistato " il potere procreativo", potrebbe aver diviso
l'identità sessuale androgina, impossessandosi di alcune
qualità, quali l'aggressività e la competitività necessari per
mantenere il progetto e relegando le donne a un ruolo
dipendente e secondario. (...)
Maria Rita Parsi da Single per sempre ( Storie di donne libere e felici )
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