giovedì 8 febbraio 2018
PERCHE' L'AMORE FA SOFFRIRE 2
(...) La paura del dolore e della perdita amorosa - tanto più se
vissuti come fallimenti personali - rende forse i cuori deboli e
le volontà fragili. Molte donne hanno paura di essere donne e
femministe, altrettanti uomini faticano ad essere pienamente
tali, oppressi dal proprio maschilismo. Inserendosi in modo
originale in una letteratura sociologica ormai fiorente, questo
testo mostra che può essere importante non tanto possedere
una visione coerente del proprio percorso amoroso, quanto
riflettere sulle condizioni sociali della realizzazione della scelta
amorosa, dell'impegno o del suo rifiuto. E la risposta è: per
capire le pene d'amore non dobbiamo guardare solo dentro di
noi, ma anche - e soprattutto - fuori. Evitando di ripetere all'
infinito che l'uomo viene da Marte e la donna da Venere.
Proviamo a creare noi stessi, uomini e donne assieme il pianeta
da cui veniamo. Nella follia di discorsi che continuamente ci
plasmano, sono spesso gli uomini a sollecitare un minor
coinvolgimento da parte delle donne, pur avendone sempre
più bisogno. Dal canto loro, molte donne sentono gli uomini
distanti o ego-riferiti, ma faticano a domandare loro impegno
nella relazione, mentre esse svalutano o negano il proprio
darsi. Gli uomini sono educati al distacco, le donne alla cura,
ci ha spiegato il femminismo. Ma dopo il femminismo, tante
donne tendono a sentirsi in colpa per la propria capacità di
darsi, se non per rapidi giochi erotici, laddove in campo non
ci sono - o quanto meno non solo - tendenze, aspettative o
percorsi individuali, bensì condizioni culturali o strutturali che
penalizzano la capacità di ciascuno - uomini e donne - di
amare. La sofferenza più grande - a conti fatti - diventa quella
condivisa da un'intera cultura dove si va negando la
specificità dell'amore come " risorsa umana e culturale" e con
essa la capacità di amare in una forma che mobilita la
totalità del Sé come una capacità cruciale per entrare in
relazione con gli altri.
E' come se le donne avessero perso o fosse stata loro tolta la
legittimità culturale e morale di chiedere amore. (...)
Eva Illouz da Perché l'amore fa soffrire
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