Il tuo rincorrere i miei occhi nelle sere che ci dividono...
Nato per caso in un giorno di resurrezione,
non sei più andato via,
scolpito nel marmo della mente
per lasciarti guidare
Un tempo
ora i ricordi si perdono nei frammenti
di vetro
dei nostri cuori agitati.
Luminescenze di una luna che unisce
pianto e parole,
sabbia e vento,
scarni sorrisi e rimpianti.
Il tuo muoverti e fermarti,
la mia lucida follia che ti copre le spalle.
Ancora
il tuo rincorrere i miei occhi nelle sere
che ci dividono
le anime come gocce lente
lievemente sparse a riempire un fiume.
E oltre
scorre la gente abusata di parole
che raccoglie sermoni all'uscita delle chiese
e taglia le gambe
per scandalizzare e uccidere il nostro sogno
di viverci.
Adesso
ci troviamo spesso a sanguinare
nascosti alle nostre stesse emozioni
vicini, distanti, estranei, amanti
con le mani ansiose d'essere ancora
unite nel delirio d'un destino muto
- come voci distratte - tutte le notti
aspettando un saluto.
frida
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