lunedì 5 febbraio 2018

ASSETTO DI VOLO

 
 

                                                 Adesso tiene uniti la terra e il cielo dell'estate...


Con lui venivano una determinazione feroce
dalla camera alla palestra,
i cento metri percorsi in cinque minuti,
con una tensione di motore imballato
tutta la forza del suo corpo spastico
ribellata alla forza di gravità.

Sant' Agostino diceva che perfezione
è la carne che si fa spirito, lo spirito che si fa carne,
ma non è vero: ogni mattina i puntali delle stampelle
scivolano metro a metro per guadagnarne cento;
ogni mattina lo spirito è tagliato via da quel corpo,
dalle suole strascicanti e dalle nocche strette,
bianche sulle impugnature;
ogni mattina dal dorso di lottatore
si stacca un collo di tendini tesi e redini allentate,
un urlo chiuso nella sua profondità,
perfetto nella sua separazione.

E io vi vedo una bellezza di cimieri abbattuti
e dentro la parola andare la parola compimento
e sono sicuro che lui sogna baci pieni di vento
mentre la volontà conquista le giornate a morsi,
schiaffo dopo schiaffo perché venga la sera,
schiaffo dopo schiaffo, chiglia in piena bufera.

Ci vuole un'estate piena e un padre calmo,
un dio non assiso in mezzo agli sconfitti
ma così in tutta la bellezza lo posso immaginare
come un bambino alle prime pedalate,
reggilo, eccolo, tienilo così - adesso tiene
uniti la terra e il cielo dell'estate;
non sbanda più, vince, è in equilibrio,
vola via.


         Pierluigi  Cappello    da       Assetto di volo



2 commenti:

  1. Affascinante come sempre Pierluigi Cappello, col suo linguaggio forte e talora graffiante ma capace anche di illuminazioni improvvise. E sebbene parli di un'altra persona - almeno così mi pare - i suoi versi sembrano affondare nella sofferenza della sua propria carne, una sofferenza che ben conosceva.
    Ma quanto slancio e quanta bellezza in quel finale di bambino alle prime pedalate, un'immagine ariosa come il cielo in cui volar via.
    Grazie!!!

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  2. In effetti questa poesia è stata scritta in memoria di Gino Lorio, come il poeta dichiara. Ma, per quanti sforzi io abbia fatto e ricerche, non sono riuscita a sapere nulla di questa persona che fu - presumo - molto cara al poeta. Tuttavia dalla lirica si evince che doveva trattarsi di una di quelle rare personalità che- pur dovendo fare a pugni ogni giorno con la vita per conquistarsi un poco di quello che noi abbiamo senza far fatica e in abbondanza - non avesse perso la capacità di cogliere la bellezza ( del creato e delle creature ) che spesso i nostri occhi ( abituati alla troppa luce ) non sanno più cogliere.
    Persone la cui vita diventa una lezione.
    Per tutti.

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