venerdì 2 febbraio 2018

AFFETTI E CANCRO 3


TECNICHE PSICOLOGICHE NELLA CURA DEL CANCRO


(...) Ciò che mi sembra essenziale, in un programma psico -
      terapeutico nei riguardi del tumore  ispirato alla teoria degli
      affetti, è che esista un dispositivo istituzionale che crei un'
      alleanza tra cultura medica e cultura psicologica, suscettibile
      di realizzare un'alleanza parentale ottimale necessaria come
     " espediente" per far emergere la buona famiglia interna per
      gestire la terapia del cancro, visto come malattia terribile, ma
      anche come " figlio" della nostra cultura.
      Se l'interpretazione fondata sulla teoria dei codici affettivi è
      valida, si pone dunque l'ineluttabile problema di integrare -
      nella lotta contro i tumori - il codice paterno ( simboleggiato
      dalle cure cliniche di radioterapia e chemioterapia n.d.r. )
      e il codice materno ( simboleggiato dalle cure che mettono in
       moto un transfert n.d.r. ) nel processo terapeutico.
      In vista di nuove ricerche e sperimentazioni, appare necessario
      tener presente che nessun processo terapeutico può essere mai
      esaurito dai suoi aspetti strumentali.
      Gli elementi strumentali di qualsiasi processo terapeutico
      hanno la funzione di provocare quel tipo particolare di
      accensione d'anima, alla quale si usa dare il nome di transfert.
      Se nelle vele del processo terapeutico non entra il vento
      affettivo del transfert, la barca del processo terapeutico rischia
      di non potersi muovere. Nello stesso tempo - però - se l'
      accensione d'anima non trova predisposte vele capaci di
      trasformare il vento affettivo in un' " informazione" che agisca
      come " messa in forma" del movimento, la barca del processo
      potrà anche muoversi, ma non è dato sapere in che direzione.
      La psicoterapia del cancro si trova quindi di fronte al compito
      di unire l'informazione scientifica con le energie affettive. A
      sua volta - però - l'energia affettiva non può essere
      programmata se non si incontra con " espedienti" capaci di
      favorire una " messa in forma" adeguata.
      E' in questo senso che va intesa una proposta di terapia degli
      affetti, messa in atto inconsapevolmente e consapevolmente
      appoggiata all'ipnosi, come sogno della madre unito al sogno
      del bambino onnipotente .
      La terapia dei Simonton( " Star bene nuovamente" di Stephanie
      Simonton, Carl Simonton, James Creighton , n.d.r. ), proprio
      perché sostanzialmente ipnotica, è una specie di ritorno alla
      situazione prepsicoanalitica, appoggiata da un'impostazione
      culturale ispirata alle tecniche mistico- orientali.
      Nonostante le riserve necessarie, essa ha comunque il merito
      di cominciare a far pensare che, nel campo degli interventi
      psicologici sul cancro, si possa uscire dal nichilismo
      terapeutico .  (...)


            Franco  Fornari    da   Affetti e cancro
     

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