lunedì 26 febbraio 2018

POESIE D' AMORE SPARSO

 
 

                                                      Siamo entrambi il medesimo silenzio...



POESIA  D' AMORE

Con l'ansia stessa che tien vivo il seme
dentro la nera zolla
finchè veda l'ignota luce desiderata,
ed accompagna il fiume nel suo lungo viaggio
tra monotone rive
verso un mare glorioso, dove insieme
riconosca e raggiunga la sua meta,
io ti attendevo senza saperlo,
ed era amore anche l'attesa.

Questo e non altro rammento,
e non altro so dirti,
ora che il tempo dell'amore svelato
sfrena danze di pollini sul vento
e un impeto di liete acque alla foce,
e gli occhi affondano negli occhi, dolci labbra si uniscono.


                                                        ***

ATLANTE

Davanti a te la mia anima è aperta
come un atlante: puoi seguire con un dito
dal monte al mare azzurre vene di fiumi,
numerose città,
traversare deserti.

Ma, dei miei fiumi, nessuna piena ti minaccia,
le mie città non ti assordano con il loro clamore,
il mio deserto non è la tua solitudine.
E dunque, cosa conosci?

Se prendi la penna, puoi chiudere in un cerchio esattissimo
un piccolo luogo montano, dire :" Qui fu la battaglia,
queste sono le sue silenziose Termopili".
Ma tu non sentisti la morte distruggere la mia parte regale,
né salisti furtivo
col mio intimo Efialte per un tortuoso sentiero.
E dunque, cosa conosci?


                                                             ***


ALL' IPOTETICO LETTORE

Ho messo la mia anima fra le tue mani.
Curvale a nido. Essa non vuole altro
che riposare in te.
Ma schiudile se un giorno
la sentirai fuggire. Fa' che siano
allora come foglie e come vento,
assecondando il suo volo.
E sappi che l'affetto nell'addio
non è minore che nell'incontro. Rimane
uguale e sarà eterno. Ma diverse
sono talvolta le vie da percorrere
in obbedienza al destino.


                                                         ***


E' COME UNA MANCANZA DI RESPIRO

E' come una mancanza
di respiro e un senso di morire,
quando mi stringe improvviso
il desiderio di te tanto lontano
e nulla può calmarlo, altro pensiero
non può occuparmi, tranne il Paradiso
che sarebbe per me lo starti accanto.
Ma poiché ciò m'è negato, più cara,
molto più cara che una fredda pace
mi è la stretta indicibile
quasi marchio di fuoco che proclami
ancora e sempre quanto sono tua.
A nessun costo vorrei separarmi da questo mio dolore.


                                               ***


LASCIA SIA IL VENTO

Lascia sia il vento a completare le parole
che la tua voce non sa articolare.
Non ci occorrono più le parole.
Siamo entrambi il medesimo silenzio.
Come due specchi, svuotati da ogni immagine
che l'uno all'altro rendono
un semplice raggio. E ci basta.


                                                    ***


NON SI SPEGNE L'AMORE

Non si spegne l'amore, mi spengo io.
Tu sai bene che il sole non si spegne
anche se più non scalda i morti.
In quest'ombra che mi inghiottisce, non riesco
ormai a toccarti, né corpo né anima,
e neppure a cercarti. La tua voce
troppo lontana ( come il vento sulle tombe
per chi giace là sotto ) non può orientarmi.
Sono più forti l'altrove, il silenzio.



            Margherita  Guidacci      da      Nerosuite




2 commenti:

  1. Straordinaria questa poetessa che delinea una vicenda d'amore nelle sue varie fasi: con dolcezza, delicatezza estrema (l'anima fra le mani curvate a nido) e insieme con drammaticità ("E' come una mancanza di respiro"). Una scrittura intensa e molto fine che traduce percezioni ma anche riflessioni lucidissime.
    Magistrale per me la scelta della musica: la colonna sonora di "Cuore sacro" è una bellezza indicibile e, verso la fine, raggiunge tratti di una tragicità che può ricordare la bachiana Passione secondo Matteo.
    Grazie, cara Frida!!!

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  2. Davvero ci tenevo a postare componimenti della Guidacci perché - secondo me - non è stata né molto capita né adeguatamente valorizzata nel panorama delle poete italiane del 900( anche se vinse il premio Dessì ). Mentre - come affermi anche tu - le sue liriche sono più che pregevoli sia per la delicatezza del sentire che lo straordinario modo di versificare, metaforico ed evocativo.
    Inoltre mi è cara anche su un piano strettamente personale: figlia unica, rimase orfana in tenera età, crescendo al Mugello accanto ai poeti fiorentini cattolici dell'epoca. Poi andò in Inghilterra dove si impadronì della lingua e tradusse parecchi poeti inglesi. Colta e riservata, un po' umbratile, patì sofferenze a causa della precaria salute ( nella raccolta
    Nerosuite troviamo poesie sul travagliato periodo trascorso in una clinica neurologica ) nonché per i propri dissidi interiori riguardo la spiritualità e la sfera religiosa. Una personalità complessa , dunque, ma affascinante in cui c'è ancora molto da scoprire.
    Grazie del commento.

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