giovedì 8 febbraio 2018

PERCHE' L'AMORE FA SOFFRIRE 4


(..)La psicologia clinica ha avuto un ruolo centrale nel promuovere
    l'idea ( conferendo ad essa validità scientifica ) che le relazioni
    amorose e i loro fallimenti debbano essere spiegati analizzando
    la storia psichica dell'individuo e che, di conseguenza, rientrino
    nella sua sfera di controllo. Sebbene la nozione freudiana dell'
    inconscio fosse originariamente finalizzata a superare la
    tradizionale ipotesi di responsabilità di chi agisce, nella pratica
    la psicologia ha assunto un ruolo cruciale nel delegare tutto ciò
    che riguarda l'esperienza sentimentale ed erotica unicamente
    alla responsabilità dell'individuo. Che la psicoanalisi e la
    psicoterapia lo perseguissero come obiettivo o meno, esse hanno
    fornito un impressionante armamentario di tecniche per fare di
    noi i portatori delle responsabilità delle nostre pene d'amore.
    Nel corso del XX secolo l'idea che l'individuo fosse l'artefice
    della propria sofferenza amorosa godette di una straordinaria
    popolarità: le esperienze dolorose legate all'amore costituirono
    un potente impulso alla mobilitazione di un'imponente schiera
    di professionisti ( psicoanalisti, psicologi e terapeuti di ogni
    genere ), dell'editoria, della televisione e di numerose altre
    realtà mediatiche. L'incredibile successo dell'industria dell'
    autoaiuto fu favorito dalla convinzione fortemente radicata che
    le nostre sofferenze siano ritagliate sulla nostra storia psichica,
    che la comunicazione verbale e la consapevolezza di sé abbiano
    qualità terapeutiche e che individuare i meccanismi e le origini
    del nostro dolore aiuti a superarlo. Oggi le pene d'amore vanno
    unicamente nella direzione del Sé, della sua storia privata e
    delle sue capacità di modellarsi.
    Ma proprio perché viviamo in un'epoca in cui l'idea della
    responsabilità individuale regna sovrana, il contributo della
    sociologia diventa indispensabile: oggi cioè non è tanto
    importante affermare che i fallimenti della nostra vita privata
    sono conseguenza di fragilità psichica, quanto piuttosto che i
    patimenti e le alterazioni impreviste della nostra vita emotiva
    sono generati da fenomeni di origine culturale e istituzionale.
    L'obiettivo è quello di spostare nettamente il punto di vista,
    analizzando cosa c'è di sbagliato nelle relazioni contemporanee:
    non tanto aver vissuto un'infanzia disfunzionale  o l'avere scarsa
    consapevolezza di sé, quanto piuttosto le varie tensioni e
    contraddizioni di carattere culturale e sociale che hanno
    determinato la struttura specifica del Sé e dell'identità nell'epoca
    moderna. (...)


             Eva  Illouz    da   Perché l'amore fa soffrire

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