martedì 6 febbraio 2018

ATTRAVERSARE LA VITA 1

 
 
 
" La vita è come un'eco: se non ti piace quello che ti rimanda, devi cambiare il messaggio che invii. " ( James Joyce )


(...) E' difficile lasciare che la vita ci soddisfi come pura risposta
      delle nostre esigenze organiche: anche l' anima vuole la sua
      parte di ragioni. Nell'immediato e nella materialità del corpo,
      l'uomo consuma gran parte delle sue esperienze; ma che senso
      avrebbe tutto ciò se non esistesse il sollievo di un'attrazione di
      senso.Dopotutto la memoria, nella sua struttura fisiologica,non
      è un semplice serbatoio di informazioni " significative".
      Un'emozione - si sa - rende qualsiasi ricordo più duraturo e
      importante e la fantasia è la nostra migliore arma psichica. La
      capacità di pensarsi diversi non vuole essere una verità
      scientifica, bensì un'opportunità dell'anima.Questo è l'universo
      alternativo del quale - anche se in forme paradossali - si parla
      nel mondo della fantascienza. A differenza delle scienze, nelle
      quali il discorso può avere un significato generalizzabile a una
      serie più estesa di fenomeni, il modo di reagire individuale non
      può essere assimilabile a ciò che " dovrebbe essere", ma si
      configura come qualcosa di particolare la cui dignità di
      esistenza ha una forza incoercibile, radicata nella verità di 
      ogni singolo individuo.
      L' ambiente ci offre soluzioni stereotipate che non lasciano
      spazio alla cura della propria immaginazione. Molti vengono
      irretiti in esistenze che trascorrono silenti, senza un tratto che
      possa distinguerle; sordi all'insufficienza del proprio mondo
      emotivo e alla profonda deprivazione indotta da un elemento
      psichico che non nutre, cercano surrogati che riempiano il
      vuoto con la quantità, con lo stordimento della velocità. Questo
      aspetto di alienazione ha acceso la curiosità di molti autori di
      fantascienza, quando nei loro libri hanno ipotizzato forze
      oscure, provenienti da altri pianeti, che si sono impossessate
      della nostra mente. Il vero problema è che molto spesso siamo
      in balìa di " surrogati d'esistenza" ( i cosiddetti replicanti )
      perché nella loro contraddittorietà la vita non può essere
      accettabile. La tentazione di aggrapparsi all'inutile per evitare
      le contraddizioni di ciò che potrebbe nutrirci, ma anche
      condurci " altrove" è fortissima. Infatti, o si accetta di vivere
      come automi diretti soltanto dall'istintività, oppure si accetta
      la sfida e si entra nell'assoluta contraddittorietà di una ricerca
      consapevole. Tutti i tentativi utopistici per costruire mondi
      perfetti, nei quali la vita fra gli uomini sia priva di ostilità, sono
      falliti. E la ragione è semplice. La conflittualità può essere
      abolita soltanto privando gli uomini della loro libertà e
      proponendo un regime di terrore che disponga del destino di
      tutti. (...)


         Aldo  Carotenuto    da     Attraversare la vita

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