martedì 1 marzo 2022

UN POETA CONTRO LA GUERRA

 


                                                                     Sigfried  Sassoon


Ispirato da un sentimento di patriottismo, si arruolò inizialmente nell'esercito e combattè il primo conflitto mondiale dall'inizio dell'entrata in guerra della Gran Bretagna nel 1914. Tuttavia, si rese ben presto conto della discrepanza tra l'eroismo esaltato dalla propaganda e la dura realtà della guerra che i soldati erano costretti a vivere. La sua  " Soldier's  Declaration" divenne simbolo del dissenso. La lettera fu pubblicata nel 1917 quando tornò per pochi mesi in Inghilterra per curarsi da una grave ferita.

( Il 6 Luglio 1917, Sassoon scrisse una lettera al suo ufficiale comandante in cui esprimeva chiaramente la sua opinione sulla guerra. Nella lettera il poeta si mostra molto critico nei confronti del mondo in cui questa veniva gestita dalle autorità politiche, affermando che veniva prolungata proprio da coloro che avrebbero avuto il potere di portarla a termine. Denunciò il carattere offensivo della guerra, nella quale molti si erano arruolati credendola una guerra di difesa e di liberazione.)


                                                                       ***


" Io credo che la guerra in cui sono entrato credendola una guerra di difesa e di liberazione, sia diventata una guerra di aggressione e di conquista. Ho visto e sopportato le sofferenze delle truppe e non posso più partecipare al prolungamento di questa sofferenza per fini che ritengo cattivi e ingiusti. A nome di coloro che adesso stanno soffrendo, protesto contro la menzogna nella quale vengono ingannati. (...)



                                                  ***


Non hai ancora dimenticato?

Gli eventi del mondo continuano a scorrere anche dopo quei giorni difficili da accettare

come il traffico bloccato ad un incrocio:

e il vuoto della mente tormentata da spettri si è riempito di pensieri che scorrono

nel cielo illuminato della vita;

e tu sei un uomo cui fu concesso di continuare a vivere

e puoi prendere la tua parte di tempo e sperimentare la gioia.

Ma il passato rimane lo stesso - e la guerra è un gioco dannato.

Non hai ancora dimenticato?

Guarda e giura sugli uomini uccisi dalla guerra che non dimenticherai mai.



                                              ***


Ti ricordi i mesi in cui eri responsabile a Mametz -

e le notti in cui eri di guardia, installavi i cavi, scavavi le trincee e mettevi i sacchi di sabbia sui parapetti?

Ti ricordi dei ratti? E la puzza

dei corpi che marcivano davanti alle trincee in prima linea -

e l'alba che arrivava, di un bianco sporco, e il freddo accompagnato da una pioggia senza speranza?

Ti fermi mai a chiederti : " Succederà di nuovo ?"



                                                ***


Ti ricordi il rumore prima di un attacco?

E la rabbia, la pietà cieca che ti prendeva e ti faceva tremare

quando guardavi le facce tirate e condannate dei tuoi uomini?

Ti ricordi i corpi sulle barelle che cadevano indietro

con gli occhi morenti e le teste che ciondolavano - quelle maschere grigio cenere

dei ragazzi che una volta erano stati entusiasti e gentili e allegri ?



                                              ***


Non hai ancora dimenticato? Guarda in su, e giura sul verde della primavera che non dimenticherai mai.




                  Siegfried  Sassoon  da   The War Poems , New York 1918



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