martedì 29 marzo 2022

CON IL BRACCIO PIEGATO... ( Poesia cinese ) 2

 

                                                                    Stampa  d'autunno



Esprimo la bellezza di ruscelli e montagne

grazie all'arte della poesia,

blatero di vento e di luna

grazie al magico potere del vino.

Lo ammetto, poesia e vino

sanno annebbiarmi la vista, ma prima

che ai cieli possa salire e ridiscendere in questo

mondo di polvere, quanti inverni passeranno?



                                                ***


La passeggiata primaverile durata un'intera giornata

mi ha reso ebbro come se avessi bevuto;

non so dove ho mai visto

uno splendore così accecante.

Il vento primaverile fa danzare l'acqua,

resa verde dai pioppi  e dai salici;

la pioggia spande le sue gocce sui monti,

resi rossi dai meli selvatici.



                                              ***


Ai verdi pioppi mancano le forze,

si fanno caldo l'uno con l'altro;

e a poco serve che il giallo rigogolo

racconti loro che il sole sta per calare.

 Se l'acqua delle pozze ribolle

non è per la pioggia, ma per il boccheggiare dei pesci.

I fiori sono infastiditi dalle farfalle

e l'uno dopo l'altro volano via col vento.



                                                 ***


Accigliato per la nebbia, corrucciato per la pioggia,

arrivo alla fine di questa giornata.

Il calore e il profumo di un pallido fuoco

dissipano la desolazione.

Sotto la luna, bevo quel poco che resta

del Vino dei Mille Giorni,

mentre nel frastuono delle nubi che si scontrano

si inserisce la nota di un flauto.



                                            ***


Tanto tempo fa, nel mezzo di un gioco di scacchi,

realizzai il senso della morte e della vita.

Non c'è bisogno di avere la barba

per andare incontro a una meritata fama.

Soffia il vento sulla superficie del vino

e delicati sono i sentimenti suscitati dall'autunno.

Quando la luna penetra nelle viscere del poeta,

fresco è il sapore della notte.



                                                   ***


Immerso nell'ozio, ancor più sento

quanto il mio spirito è limpido;

oggi le preoccupazioni

hanno la leggerezza delle foglie.

I bambù davanti al cortile

respingono la calura del pieno giorno,

e i pini al di sopra del mio cuscino

emettono i lamenti di un'altalena.




  Bay Yuchan  da  Con il braccio piegato a far da cuscino (88 quartine di un maestro taoista del XIII sec. ) . Trad. di  A. Cadonna




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