mercoledì 2 marzo 2022

DAL LIBRO DEL QOELET

 


                                                        Per ogni cosa c'è il suo momento...




(...) La mente del saggio conosce il tempo opportuno. Infatti, per ogni evento vi è un tempo opportuno, ma un male pesa gravemente sugli esseri umani. L' uomo infatti ignora che cosa accadrà; che mai può indicargli come avverrà ? Nessun uomo è padrone del suo soffio vitale tanto da trattenerlo, né alcuno ha potere sul giorno della morte. Non c'è scampo dalla lotta e neppure la malvagità può salvare colui che la compie. Tutto questo ho visto riflettendo su ogni azione che si compie sotto il sole, quando un uomo domina sull'altro per rovinarlo. Frattanto ho visto malvagi condotti alla sepoltura ; ritornando dal luogo santo, in città ci si dimentica del loro modo di agire. Anche questo è vanità. Poiché non si pronuncia una sentenza immediata contro una cattiva azione, per questo il cuore degli uomini è pieno di voglia di fare il male; infatti il peccatore, anche se commette il male cento volte ha lunga vita. Tuttavia so che saranno felici coloro che temono Dio, appunto perché provano timore davanti a lui, e non sarà felice l'empio e non allungherà come un'ombra i suoi giorni, perché egli non teme di fronte a Dio. Sulla terra c'è un'altra vanità : vi sono giusti ai quali tocca la sorte meritata dai malvagi con le loro opere, e vi sono malvagi ai quali tocca la sorte dei giusti con le loro opere. Io dico che anche questo è vanità. (...)



                        Lettura   Qo 8, 5b - 14



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