Bambini orfani di guerra in Ucraina
QUANDO IL LANCIAMISSILI GRAD SPARA...
sui quartieri residenziali -
non importa se sono quartieri residenziali in Libano, in Siria o in Georgia
o quartieri residenziali a Mariupol, Artemivsk o Anracyt -
in questo c'è qualcosa di naturale
direi anche quotidiano, banale -
Certamente c'è qualcosa di naturale nel fatto
che sparino i lanciamissili Grad.
E' naturale che i razzi di fuoco
sparati dai lanciamissili Grad
colpiscano le camerette
dove dormono i bambini.
E' naturale che i razzi centrino
i supermercati pieni di gente
le stazioni o gli aeroporti.
E' naturale che muoiano centinaia e migliaia
di civili.
Perché è una cosa naturale che i civili
muoiano in guerra -
Certamente se è naturale che ci sia la guerra
che sparino i lanciamissili Grad
che muoiano i civili
E' naturale che quando i bambini corrono nel parco giochi
trovino i giocattoli imbrattati di sangue
i giocattoli dei bambini morti
che il giorno prima sono stati portati dal parco giochi
direttamente all'obitorio.
I bambini come di solito fanno i bambini
stringono al petto i giocattoli imbrattati di sangue
i giocattoli dei bambini morti.
I genitori cercano di toglier loro i giocattoli
ma i bambini piangono :
loro non hanno giocattoli così belli
giocattoli imbrattati di sangue
dei loro coetanei.
Ed è naturale
è naturale che le deboli nonne
che le proprie famiglie hanno lasciato a guardia delle case
fuggendo loro stessi quanto più lontani dalla guerra
- eh già qui c'è la guerra -
al terzo giorno nel riparo nel sotterraneo
senz'acqua né cibo
hanno deciso di scegliere
una più giovane e più forte tra di loro
e l'hanno mandata con due contenitori di plastica da dieci litri ciascuno
alla fontanella più vicina.
La coraggiosa nonnina stava già ritornando
le amiche l'hanno già avvistata attraverso la fessura
quando l'esplosione di un razzo le ha mozzato una gamba.
Allora un'altra vecchietta uscì a striscioni dal sotterraneo
raggiunse la ferita
le prese dalle mani i contenitori con l'acqua
disse " Perdonami Valia "
e strisciò indietro nel sotterraneo
ed è naturale.
E' naturale
è naturale quando l'ostetrica
con vent'anni di esperienza professionale
un'atea che non ha mai versato una lacrima
che ha coraggiosamente operato anche a Maidan
corre in chiesa per mettere una candela al Signore
cade in ginocchio, singhiozza
Dio onnipotente, ci sarà ancora la guerra
per il secondo mese consecutivo nascono soltanto i maschi.
E' naturale che le persone muoiano in guerra -
Certamente se è naturale che ci sia la guerra
non si può evitare la guerra
è impossibile sorvolare la zona di guerra in un Boing.
neanche a un' altezza superelevata
è impossibile nascondersi aspettando che finisca la guerra.
E' naturale che un razzo colpisca un cimitero
e cancelli dalla faccia della terra le sepolture dei nostri genitori
è naturale che i soldati scavino trincee in cimitero
scavino valli, costruiscano fortificazioni
perché il cimitero è una posizione strategica
in altura dominante
e non sapremo mai più se
queste trincee sono le tombe dei nostri cari
o le tombe dei cari di altre persone.
E' una guerra di tutti contro tutti
e riguarda tutti
i morti, i vivi e coloro che non sono ancora nati.
Non è naturale che i razzi
dei lanciamissili Grad
cadano nei campi
è assolutamente innaturale
impossibile guardare come
arde il grano non raccolto
impossibile sentire come squittiscono
e bruciano nelle fiamme le marmotte
e come si disperdano correndo i topi
ma le fiamme insieme alla guerra
li raggiungono e divorano
poiché le fiamme e la guerra sono insaziabili.
Impossibile vedere
come le quaglie volteggiano sopra i loro nidi
avvolte dalle fiamme e dalla guerra
come i loro piccoli chiedano aiuto
come smettano di gridare gli uni e gli altri
come alla fine bruciano tutti senza che abbiano alcuna colpa.
Per le quaglie dispiace per davvero
perché questa guerra dovrebbe riguardare solo gli uomini
perché questa guerra riguarda solo gli uomini
perché le quaglie non hanno nessuna colpa in questa guerra.
Le quaglie non hanno colpe.
Borys Humeniuk , da una raccolta senza titolo. L'autore è un critico letterario che ha combattuto al fronte come volontario ed è l'autore della prima raccolta di poesie di guerra pubblicata in Ucraina ( 2015 ). Secondo la sua esperienza, la guerra incide profondamente sulla coscienza umana, ma diventa anche un'illuminazione, le cui rivelazioni possono avere una forma esclusivamente poetica. Attraverso i suoi versi, Humeniuk cerca di trasmettere i suoi vissuti similmente a una raffica di mitra : è' una rapida successione di immagini viste e vissute con intensità emotiva tale da rendere superflua qualsiasi metafora : con parole brevi e uno stile scarno, l'autore riesce a creare dei veri archetipi trasmettendo un pensiero universale che arriva direttamente all' inconscio segnandolo in modo profondo.
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