domenica 19 aprile 2020

SPERANZA E PERSEVERANZA 2




(...) Che cos'è dunque la speranza? E' un sentimento o una virtù?
       E' certamente una virtù, ma teologale; non è detto che possa
       dirsi tale sul piano esistenziale. Di sicuro è uno stato d'animo, 
       e se si prende per buona la definizione di Spinoza, non tra i
       migliori: la speranza è una " letizia incostante, nata dall'idea
       di una cosa futura o passata del cui esito dubitiamo ". Alla
       speranza non è dunque consigliabile abbandonarsi perchè, al
       pari della paura, è affetta da passività e ambedue, per questo,
       non possono di per sé essere buone :infatti"indicano un difetto
       di conoscenza e un'impotenza della mente."
       Ora, tutte le passioni - dal momento che sono un patire -
       lavorano alle spalle del soggetto - o meglio - lui 
      inconsapevolmente lo lavorano alle spalle e l'afferrano, anche
      se passioni ed emozioni sono il motore della vita. E' comunque
      noto come sia facile cadere in loro balia in ragione della
      stessa loro potenza che, se non bene amministrata, si rovescia
      nel suo contrario. Non è così per le azioni. Se la speranza è,
      dunque, un sentimento, si può sperare senza che ciò comporti
      o conduca all'azione. E allora da dove e perchè questo sentire?
      La speranza è manifestazione del nostro istinto vitale ed è, a
      suo modo, un sentimento elementare. La radice del termine
      corrispondente greco suggerisce con chiarezza che l'idea che 
     lo  sperare altro non è se non la  struttura modificata e
     secondaria del nostro conatus existendi . La speranza, per
     quanto insicura e variabile, esprime il rifiuto naturale della 
     morte che per impulso, non per comando, vieta di chiudere la
     partita prima che sia finita. La vita vuole sempre se stessa e
    perciò si spinge illimitatamente oltre sé e reclama per sé futuro:
    la speranza non è che questo. Già Tommaso lucidamente            
  scriveva che disperazione e speranza presuppongono il desiderio.
   Perciò non possiamo avere speranza e disperazione di ciò che
   non cade sotto il nostro desiderio.  (...)



                 Salvatore  Natoli    da       Perseveranza


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