martedì 28 aprile 2020

LA LUCE NERA DI NICOLA




                                   E adesso che siamo sotto l'anticielo...
                                                     



LUCE NERA

E adesso siamo sotto l'anticielo
la luce nera che sparge la sua cenere.
Il caos vuole il dubbio
ma poi semina disordine
nelle anime violate
dalla colpa, dal torto e dallo sbaglio.
Il crollo è nella mente e nel cuore
e le parole di un'apocalisse quotidiana
schiacciano la carne in un terrore
che matematicamente dirige
le operazioni di demolizione.


                                           ***

DAL PROFONDO DEL MAIALE

Sopra e sotto le macerie
nella gabbia della nostra animale essenza
prigionieri di una putrefazione
che scontiamo vivendo.
Eppure ogni cosa è crollata
sotto i nostri occhi
ma volentieri porgiamo le guance
al male che ha costruito il suo impero
nei nostri cuori di maiali.


                                        ***

MACELLO SUBLIME

Hanno disinnescato gli allarmi
adesso il pericolo non sarà più avvertito
e tutti penseranno di vivere
il paradiso in terra.
Rendersi conto secondo per secondo
delle nascite e delle morti
che avvengono nel mondo
non sarà più una priorità.
Qualcuno molto in alto
ha avuto la brillante idea
di mascherare la carneficina
di nascondere gli stermini
che avvengono in tempo reale
per offrire l'eutanasia di un macello sublime.


                                           ***

LA NOTTE FA FREDDO

La notte ha il colore del vuoto
manca il soffio di una mano
che conduca il gioco.
E' crudele la stazione dell'anima
che non conosce passaggio di treni
disumani gli aeroporti del cuore
dove non atterrano emozioni.
Il nero è il colore del freddo
ma qualcosa di noi resterà
anche se siamo venuti al mondo
per scomparire.


                                             ***

LE COSE QUOTIDIANE

La vita morde gli anni
e si sta tutti nell'avamposto del mondo
in cerca di una difesa:
l'attacco porta con sé minacce.
La vita non aspetta nessuno
ma scorre e noi corriamo il pericolo
di lasciarla andare.
Allora addentiamo gli attimi
fumiamoci i suoi istanti
non perdiamo neppure un secondo
del suo permanere nelle nostre assenze.

Essere immanenti alle cose
e interrogare il silenzio di Dio
senza pretendere alcuna risposta.


                                        ***

FELICITA'  CON RISERVA

Nei fondi del caffè 
si scava per vedere se c'è un futuro
oltre la medicina amara
delle parole che sputano sangue.
La grammatica arida delle cose
e la decadenza del cammino
non indicano ancora una via da percorrere.
La strada ci parla
e noi dovremmo ascoltarla.
Questi giorni senza amore
non tollerano nemmeno
una felicità con riserva.


                                             ***

UNA ROSA NEL CAOS

Eppure ci deve essere uno spiraglio
in questa luce nera che illumina il mondo.
Non possiamo credere all'infinito
al vangelo del nulla
e a predicatori di un verbo senz'anima.
Anche nel deserto ci vuole coraggio
per coltivare la bellezza di una rosa.

Per ogni petalo che nasce
il caos è soltanto un avversario
da affrontare a viso aperto.



                           Nicola  Vacca    da    Luce  nera


2 commenti:

  1. In questo avamposto del mondo resteremo feriti, ma nessuno ci sarà stato senza motivo, anche se gli occhi velati di lacrime non lo trovano.

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  2. Si dice che " a questo mondo nulla accada invano ", quindi tanto più questo vale a giustificare la presenza di una persona sulla Terra. A parte la rete di relazioni sociali che sapremo costruire e per cui noi rimarremo nella memoria dei singoli, penso che ci sia una sorta " di memoria collettiva " dell'essere appartenuto al Genere Umano che non può andare perduta.
    E' - laicamente - un discorso che ci porterebbe agli Archetipi di Jung.
    Se invece volessimo analizzare l'avvento della singola persona nella Storia del mondo da un punto di vista cristiano, è indubbio che ognuno di noi, essendo stato creato "a immagine e somiglianza di Dio " ha, non solo un proprio posto che non somiglia a quello di nessun altro, quindi una ragione di esistenza unica e irripetibile, ma anche uno scopo che - come dici tu - gli occhi velati di lacrime a volte ci impediscono di vedere. O che la limitatezza della nostra mente non riesce a cogliere.

    Grazie per la visita e il commento.

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