venerdì 24 aprile 2020

IL DELFINO DI LOWELL




                                                 Ti penso ogni minuto del giorno...




DALL' ALTRO CAPO DEL TELEFONO

Il mio eludere, il mio andare per vie oblique, incapace
di accettare l'ovvia verità su qualsiasi argomento -
perché faccio quel che non voglio dire,
capace di comprendere e non di ascoltare ?
La tua voce puntuta - ne ho avuto abbastanza -
centinaia di parole al minuto, penetranti e squillanti...
L'invincibile forza vitale di ogni cosa vivente
che tintinna giù dollari d'argento ad ogni parola...
Non fu l'amore che andò in rovina, tenemmo nostra figlia;
che cosa sia un buon padre non è vanto di nessuno -
essere ancora amici quando non si è più bambini.
Perché parlo a bocca spalancata?
Ti parlo per cavo transatlantico,
stiamo quasi parlando l'uno nelle braccia dell'altro.


                                       ***

MATRIMONIO?

Ti penso ogni minuto del giorno,
ti amo ogni minuto del giorno;
senza te tutto è vuoto, tedioso, intollerabile.
Mi pare d'esser sotto un qualche anestetico emotivo,
incapace di volere o pensare o scrivere o sentire;
mais ça ira, queste cose andranno, lo sento
in modo strano nonostante le apparenze:
le cose andranno a buon fine per noi, forse.
Come dici, abbiamo attraversato la palude di Godstow,
raggiunto il Cumberland e le sue strade romane risicate,
scalato il Vallo di Adriano e impaurito i puzzolenti Pitti.
Il matrimonio? Quella è un'altra cosa. Abbiamo visto
il bagliore di diamante del mattino sull'asfalto.
Per un momento tenemmo la strada come nostra.


                                                ***

ELIZABETH

Un'insolita maturazione nel legno,
ti sposti di un centimetro e frammenti muffiti precipitano
in segatura dalla vernice alluminio delle pareti,
una volta fresca e brillante, ora divenuta legno invecchiato.
Raffiche del grido smodato del gabbiano
affocano nella nebbia. Pace, pace. Tutto il giorno le nostre parole
erano ami rugginosi, assenzio... Cara Pace - dell' Anima -
ci riposiamo da tutto il discutere, bere, fumare,
pillole per la pressione, tre paia di occhiali - immersi
nel sudore della nostra supremazia guadagnata con fatica,
offrendo a una figlia il nostro amore coriaceo. Siamo a cinquanta,
e siamo liberi! Da giovane, vacillando allora sull'orlo vertiginoso
della discrezione, non volevi niente,
se non essere vecchia, non fare nulla, scrivere a macchina e pensare.



                          Robert  Lowell    da        Il delfino e altre poesie

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