Ti penso ogni minuto del giorno...
DALL' ALTRO CAPO DEL TELEFONO
Il mio eludere, il mio andare per vie oblique, incapace
di accettare l'ovvia verità su qualsiasi argomento -
perché faccio quel che non voglio dire,
capace di comprendere e non di ascoltare ?
La tua voce puntuta - ne ho avuto abbastanza -
centinaia di parole al minuto, penetranti e squillanti...
L'invincibile forza vitale di ogni cosa vivente
che tintinna giù dollari d'argento ad ogni parola...
Non fu l'amore che andò in rovina, tenemmo nostra figlia;
che cosa sia un buon padre non è vanto di nessuno -
essere ancora amici quando non si è più bambini.
Perché parlo a bocca spalancata?
Ti parlo per cavo transatlantico,
stiamo quasi parlando l'uno nelle braccia dell'altro.
***
MATRIMONIO?
Ti penso ogni minuto del giorno,
ti amo ogni minuto del giorno;
senza te tutto è vuoto, tedioso, intollerabile.
Mi pare d'esser sotto un qualche anestetico emotivo,
incapace di volere o pensare o scrivere o sentire;
mais ça ira, queste cose andranno, lo sento
in modo strano nonostante le apparenze:
le cose andranno a buon fine per noi, forse.
Come dici, abbiamo attraversato la palude di Godstow,
raggiunto il Cumberland e le sue strade romane risicate,
scalato il Vallo di Adriano e impaurito i puzzolenti Pitti.
Il matrimonio? Quella è un'altra cosa. Abbiamo visto
il bagliore di diamante del mattino sull'asfalto.
Per un momento tenemmo la strada come nostra.
***
ELIZABETH
Un'insolita maturazione nel legno,
ti sposti di un centimetro e frammenti muffiti precipitano
in segatura dalla vernice alluminio delle pareti,
una volta fresca e brillante, ora divenuta legno invecchiato.
Raffiche del grido smodato del gabbiano
affocano nella nebbia. Pace, pace. Tutto il giorno le nostre parole
erano ami rugginosi, assenzio... Cara Pace - dell' Anima -
ci riposiamo da tutto il discutere, bere, fumare,
pillole per la pressione, tre paia di occhiali - immersi
nel sudore della nostra supremazia guadagnata con fatica,
offrendo a una figlia il nostro amore coriaceo. Siamo a cinquanta,
e siamo liberi! Da giovane, vacillando allora sull'orlo vertiginoso
della discrezione, non volevi niente,
se non essere vecchia, non fare nulla, scrivere a macchina e pensare.
Robert Lowell da Il delfino e altre poesie
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