sabato 11 aprile 2020

MARIA, DONNA DEL SABATO SANTO





                                                                      Pietà di Michelangelo


(…) Santa Maria, Donna del Sabato Santo, estuario dolcissimo nel
       quale per almeno un giorno si è raccolta la fede di tutta la
       Chiesa, tu sei l'ultimo punto di contatto col cielo, che ha
       preservato la terra dal tragico blackout della grazia. Guidaci
       per mano alle soglie della luce, di cui la Pasqua è la sorgente
       suprema.
       Stabilizza nel nostro spirito la dolcezza fugace delle memorie,
       perché nei frammenti del passato possiamo ritrovare la parte
       migliore di noi stessi. E ridestaci nel cuore, attraverso i
       segnali del futuro, un'intensa nostalgia di rinnovamento, che si
       traduca in fiducioso impegno a camminare nella storia.
       Santa Maria, Donna del Sabato Santo, aiutaci a capire che, in
       fondo, tutta la vita - sospesa com'è tra le brume del Venerdì e
       le attese della Domenica di Resurrezione- si rassomiglia tanto
       a quel giorno. E' il giorno della speranza, in cui si fa il bucato
       dei lini intrisi di lacrime e di sangue, e li si asciuga al sole di
       primavera perché diventino  tovaglie di altare.
       Ripetici che non c'è croce che non abbia la sua deposizione.
       Non c'è amarezza umana che non si stemperi in un sorriso.
       Non c'è peccato che non trovi redenzione. Non c'è sepolcro la
       cui pietra non sia provvisoria sulla sua imboccatura. Anche
       le gramaglie più nere trascolorano negli abiti della gioia. Le
       rapsodie più tragiche accennano ai primi passi di danza. E gli
       ultimi accordi delle cantilene funebri contengono già i motivi
       festosi dell' alleluja pasquale.
       Santa Maria, Donna del Sabato Santo, raccontaci come, sul
       crepuscolo di quel giorno, ti sei preparata all'incontro col tuo
       figlio Risorto. Quale tunica hai indossato sulle spalle ? Quali
       sandali hai messo ai piedi per correre più veloce ? Come ti sei
       annodata sul capo i lunghi capelli da nazarena? Quali parole
       d'amore ti andavi ripassando - segretamente - per dirgliele
       tutte d'un fiato non appena ti fosse apparso dinanzi?
       Madre dolcissima, prepara anche noi all'appuntamento con
       Lui. Destaci l'impazienza del suo domenicale ritorno. Adornaci
       di vesti nuziali. Per ingannare il tempo, mettiti accanto a noi
       e facciamo le prove dei canti.
       Perché qui le ore non passano mai.



                                   Don  Tonino  Bello   (…)




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