martedì 23 novembre 2021

LA PRIMAVERA DI TOMA

 


                                                            Monet -  Dama col parasole




Da  ANCORA UN ANNO  (  1981 )


Ti si intravvedeva

 fra le antiche mura

svagata nel gioco delle onde

camminare sul bagnoasciuga

leggera nel vento la tua veste chiara

il tuo sguardo distratto

lontanamente rapito.

Risuonava il mare quel mattino

dei colpi del maestrale

ma nulla sciupò il tuo sguardo

il tuo incedere di marmo

nemmeno il saperti lì sola

smarrita da sempre.



                                           ***


Da POESIE SCELTE  ( 1977 )


Non pensare alla morte

in un giorno così riuscito

di sole e di nostalgia

ma pensa al domani

che così incredibilmente risorgerà

e non ti parrà vero.

Pensa agli animali

ai buio luminoso della campagna

alla volpe

felino di caccia e d'allegria

e dormi con essa

il conforto di un sonno animale

dove anche la morte

diventa una questione d'olfatto.



                                                     ***


Da UN ANNO IN SOSPESO ( 1977 )


Sono un gran poeta

uno di quegli artisti singolari

e me ne frego

dei miei debiti morali.

Me li deve pagare il Governo

forse forse il  Padreterno

in cambio della mia

opera volgare.

Infatti come chi tutto conosce

voglio godermi la vita

ogni momento

piuttosto che avere alla fine

la fregatura di un monumento.



                                              ***

ARRIVERA' LA VITA


Arriverà la vita

arriverà

arriveranno le grandi cime

mosse dal vento

l'azzurro dei fiumi

e la neve

e i giorni senza peccato.

Arriverà

la squaw dei tuoi pensieri

l'anima ideale

i figli ideali

e la vita.

Arriverà la primavera

con i suoi fiocchetti rosa

come se avesse partorito

la femminilità.

Arriverà la gioia di vivere

a costo di morire.

Ritorneranno le mandrie di bisonti

a ricordarci i polveroni americani.

All'orizzonte

li avvisteremo come

un'enorme traumatica onda gialla.

Ritorneranno gli indiani

e i bambini chiassosi

con gli archi finti fantasiosi.

Ritorneranno

le squaw a lavare i panni

sulle rive dei fiumi celestiali

e il cane randagio fra le tende

che nessuno si sogna di cacciare.

Ritornerà

la vista dei castori

innocenti roditori di tronchi

e le loro tane

le loro gallerie

l'aria delle praterie

e l'odore leggendario

dello sterco dei cavalli.

Ritornerà

il pioniere costruito d'avventure

di partenze di speranze

di terre promesse.

Arriverà la vita,

arriverà

palazzi città auto ferrovie

saranno dilaniati come antilopi.

Il leone che è in noi

ruggirà in maniera mai sentita

sbranando uomini donne

bambini invecchiati

e vecchi arroganti

ammalati di dominio.

Arriverà la pace

il silenzio mosso

da un canto divino.

Ci sentiremo lo stomaco

svuotato di carni

non avremo bisogno di mangiare

respireremo vento

aria neve gelsi

il selvatico che è in noi

prevarrà.

La verità

arriverà.




                               Salvatore Toma  da  Poesie ( 1970 - 1983 )


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