domenica 28 novembre 2021

LA FILOSOFIA DELLA GIOIA 2

 

(...) Dall'altro, troviamo il gioco ambivalente delle " passioni calde" - della rabbia, della rivolta e dell'indignazione - generatrici di identificazioni reali, ma sempre pronte a rovesciarsi in una retorica della paura o nella deriva populistica dell'antipolitica: cioè nel rifiuto del futuro e nella fuga dal rischio e dalla libertà. C'è chi ha addirittura parlato di " un'età del rancore ", attraversata da onde di aggressività e di risentimento incontenibili, che si espandono all'improvviso per un nonnulla. Si accendono incomprensibilmente reazioni emotive - compulsive piene di disprezzo, che si diffondono come un virus difficile da identificare perché è soprattutto la rete digitale il suo terreno di coltura, che amplifica e moltiplica impulsi primordiali e non mediati nel circuito onnicomprensivo dei social. Questo gioco ambivalente delle passioni si è poi realizzato negli ultimi tempi entro un paesaggio sociale desertificato, soggetto a un'inattesa e indecifrabile mortificazione. Il tempo del contagio ha visto nascere ed espandersi sentimenti inediti e contrastanti, in cui si sono ad un tratto scoperte la pesantezza, l'opacità e l'inerzia del mondo. Queste qualità hanno avvolto le esistenze in modi sempre più stretti, esercitando una forte pressione. Hanno incurvato molte traiettorie di vita all'interno, spingendole verso il basso, dove si fa più fatica a vedere, dove tutto si chiude e si fa buio.(...)



            Isabella Guanzini  da  Filosofia della gioia ( Una cura per le malinconie del presente )


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