J. B. Lully - De Profundis
" Davanti a un corpo nudo" è orientato in modo peculiare e percussivo sul versante religioso - mistico e più che una raccolta di poesie, si potrebbe parlare di un unico, lungo poema diviso in 50 parti ( o stazioni ) perlopiù in prosa poetica. Non a caso i testi sono privi di titoli e il libro prende avvio da una descrizione di un atto particolare (" Signore, sono inginocchiata davanti al tuo corpo nudo"...) e lo fa con un registro discorsivo che accentua i toni di un dialogo intimo, drammatico e intenso.
La contemplazione del corpo nudo fatta con gli occhi e con la preghiera, è un tumulto di luce palpitante, una fiamma viva che scalda il proprio corpo. E' un amore / passione che apre a nuovi e imprevisti sentieri, a esperienze che scuotono nel profondo; un amore / passione che dà senso alla propria solitudine e al passato e che lascia tracce inconfondibili nel bosco della vita, riempie un vuoto, un deserto, la devastante mancanza di amore del mondo.
Anche fuori dal vaso arderebbe il fiore.
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Vorrei donare il mio corpo come tu hai donato il tuo per un bene più grande. Ma spossata è la carne e debole e debole questo mio spirito. Non avrei potuto spostare la pietra che giaceva sulla tua morte e che solo Maddalena ha saputo comprendere poiché ha visto nei tuoi occhi ,o profeta delle palme, che tutto cambia quando tu ci guardi.
Sei il dolore di essere il mondo.
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Ho imparato a bere la mia sete. Ho imparato che, per sognare il tuo volto, era necessario negarmi in amore. Così divenni una come te ; così trascinai i miei piedi nel deserto. Quel deserto che tu avevi seminato di spine per dimostrare che l'amore è così : un cieco camminare senza nulla chiedere a chi si ama. Allora ho scelto di tacere, di divorare i mille demoni delle mie paure; volli essere soltanto un'ancella del tuo regno. Ho vissuto senza vivere, ho amato senza amare, mi sono rifiutata di cercare il ramo nudo dove mettere a riposo il mio corpo sfiorito.
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Come vorrei capire le ragioni del destino, il marmo del disamore, ma non servirebbe a nulla capire quello che non è stato creato dall'uomo. Il legno porta la scheggia della nostra carne. Gesù diede il suo ultimo alito e così lo spirito si alzò come prolungamento di una sete. Malo spirito è un fiore che non sa aprirsi : nessuno gli ha detto di riporre nel suo calice ciò che farà germogliare le pendici del paradiso.
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Il linguaggio degli amanti è segreto e oscuro. Il linguaggio degli amanti non può essere compreso : loro parlano la lingua delle pietre che risiede nei loro cuori dall'inizio del tempo. Ignorano che il loro amore è la collana in cui maturano tutti gli amori del creato.
Jannette L. Clariond da Ante un cuerpo desnudo ( trad. di A. Brandolini )
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