venerdì 6 settembre 2019

LA STORIA DI ORIANA 1

 
 
       Oriana  Fallaci 
 
 
NON CREDO AI MITI
 
(…) Ho cominciato molto tardi a capire quello che contavo, che
rappresentavo per tante persone. E ancora oggi non l'ho capito
molto bene…
Io non sono la Giovanna d' Arco o l' Achille che alcuni - addirittura - vedono in me. Sono soltanto una persona che ha il coraggio di dire quello che pensa, fare quello che crede debba essere fatto, di vivere come vuole vivere: senza paura. O meglio,
tentando di non cedere alla paura. Sono anche una persona molto seria, molto disciplinata e... molto dura. ( quella autodisciplina mi ha resa dura, insieme alle sofferenze e ai troppi dolori ). Ma niente di più. E non voglio che mi siano attribuite responsabilità che non ho : non voglio essere vista come una specie di guerriera o di santa. E soprattutto, non voglio essere fraintesa. Cosa che invece avviene, continuamente. Il mio culto della libertà è stato ed è frainteso ( visto che per libertà non intendo caos e licenza e non mi stanco di ripetere con Alekos che la libertà è un dovere, prima che un diritto.). Il mio " anarchismo" è stato frainteso, visto che  con Anarchia intendo qualcosa di sacro, di superiore, un utopistico stato in cui il cittadino si governa da sé senza offendere gli altri, senza uccidere, senza rubare.. La mia indipendenza è stata fraintesa, visto che non s'è capito come e perché io la esercito in modo non fazioso e cioè denunciando il luridume della Destra e della Sinistra…
Ritengo di essere amata senza essere capita. E non capisco quella eccitazione che c'è intorno a me. E rifiuto il divismo che a poco a poco s'è andato creando intorno a me. Tanto più che sono una persona molto schiva, molto ritrosa, ossessionata dalla privacy e sostanzialmente asociale. E non credo ai miti, men che tutti, al mio. (…)
 
 
Oriana  Fallaci  da   Solo io posso scrivere la mia storia. ( autoritratto di una donna scomoda )
 
 
 

2 commenti:

  1. Di Oriana ho letto solo un libriccino, "Lettera di un bambino mai nato". Lo custodisco gelosamente.
    Queste sue parole, da te qui riportate, sono di immensa ispirazione. Può essere plausibile che una persona venga amata senza essere capita; così come che venga capita senza essere amata. Anche se all'unanimità si ritiene che le due istanze siano indissolubilmente collegate.
    A parte ciò, ho sempre desiderato approfondire sugli scritti della Fallaci, ma mi sono sempre "persa" in letture di diverso genere, moltissime delle quali, tra l'altro, ho cominciato e presto abbandonato. So che la Fallaci si interessava molto della situazione bellica del Medio Oriente, e aveva addirittura "previsto" (derisa da molti, inizialmente) l'ondata di terrorismo islamico e la "guerra santa" effettivamente poi riversatasi in Occidente dopo che lei era già passata a miglior vita.
    Un personaggio molto carismatico e su cui suppongo si potrebbe parlare parecchio.

    Come sempre un buon modo di bloggare, frida. Passo sempre con piacere e spero che non ti dispiaccia se lascio anche un commentino di tanto in tanto.

    V.

    RispondiElimina
  2. Avere la percezione di essere letta- per una persona cui scrivere e condividere è parte integrante di vita - è già molto.
    I commenti - poi - ampliano e spesso danno modo di approfondire il discorso.
    In questo caso non sento la necessità di aggiungere altro ad un commento già esaustivo.
    ( brani del libriccino cui fai riferimento si possono trovare anche in questo blog ).
    Grazie molte.

    RispondiElimina