venerdì 6 settembre 2019

LA STORIA DI ORIANA 3


UN UOMO E UNA DONNA

(…)Aveva il volto di un Gesù crocifisso dieci volte e sembrava più
      vecchio dei suoi trentaquattro anni. Sulle sue guance pallide si
     affondavano già alcune rughe, tra i suoi capelli neri spiccavano
     già ciuffi bianchi e i suoi occhi erano due pozze di malinconia.
     O di rabbia? Anche quando rideva, non credeva al suo ridere.
     Del resto era un riso forzato e che durava poco: quanto lo 
  scoppio di una fucilata.Subito le sue labbra tornavano a serrarsi
  in una smorfia amara,e in quella smorfia cercavi invano il ricordo
  della salute e della gioventù. La salute l'aveva persa, insieme alla
  gioventù. Il momento in cui era stato legato per la prima volta al
  tavolo delle torture e gli avevano detto : " Ora soffrirai tanto che
  ti pentirai d'essere nato". Ma capivi subito che non si pentiva d'
  essere nato; non se n'era mai pentito e non se ne sarebbe mai
  pentito. Capivi subito che era uno di quegli uomini per cui anche
  morire  diventa una maniera di vivere tanto spendono bene la
  vita. Nè le sevizie più atroci, né la condanna a morte, e tre notti
  trascorse in attesa della fucilazione, né il carcere più disumano,
  cinque anni dentro una cella di cemento di un metro e mezzo per
  tre,l' avevano piegato.

  E perché ho la prova d'aver tanto amato Alexos?Perchè gli
  permettevo di invadere la mia solitudine. Per esempio: io non
  riesco a dormire nello stesso letto con un'altra persona.E dormire
 con Alexos era uno strazio perchè prendeva tutto il letto per sé, mi
 spingeva sempre più in là, più in là, finchè cacciavo un urlo:
 " Perdio, il letto è anche mio! ". E due volte mi ha fatto ruzzolare
 giù e mi sono veramente arrabbiata.Oh, come mi sono arrabbiata!
 E poi teneva la luce accesa quando io la volevo spenta, spenta
 quando io la volevo accesa; toglieva le coperte di lana quando
 avevo freddo, le metteva quando avevo caldo. Eppure dormivo 
 con lui. Perché lo amavo. L' amore non si misura nel momento in
 cui fai l'amore, ma dopo. Quando rivorresti la tua solitudine e per
 amore accetti di non essere sola.  (…)



Oriana Fallaci   da  Solo io posso scrivere la mia storia ( autoritratto di una donna scomoda )




Nessun commento:

Posta un commento