Non c'è nulla di più costoso della parola…
A Jdepaul@aol.com
Da a hollerman@aol.com
Oggetto : Parole
Jack,
Ho letto la tua mail. A quanto pare c'è almeno una cosa su cui Kathleen e io potremmo essere d'accordo: sei bravissimo con le parole.
Conosci l'espressione : " Le parole contano poco?", beh, io non sono d'accordo. Non c'è nulla di più costoso della parola, della frase o del paragrafo sbagliati. Guarda quanto stanno costando a me. Quasi un'intera vita passata a nascondere e coltivare rimpianti. E adesso le tue parole cercano di attirarmi di nuovo in qualcosa che forse non doveva nemmeno cominciare. Siamo andati troppo in fretta e abbiamo costruito tutto sulle parole sbagliate. Sulle menzogne. Sicuramente sulle mie, forse anche sulle tue. Ne sono passate così tante tra noi che è difficile stabilire quali sono vere e quali no.
Sono d'accordo: è ora di staccarsi dal passato. Ma non per avvicinarsi al futuro. Io ho un presente a cui pensare. Credo sarebbe meglio se tu non mi scrivessi più. Risparmia le parole per la tua prossima compagna di viaggio. Sono sicura che le gradirà. Noi tutte le abbiamo gradite.
Annie
John Jaffe da Ladra di parole ( Una storia d'amore per coloro che credono nella seconda chance ! )
E bisognerebbe tenerne conto e averne rispetto.
RispondiEliminaIl vecchio adagio che " Ne uccide più la lingua che la spada " è sempre attuale.
Ma le parole possono fare anche molto bene: lenire dolori per i quali non esistono medicine - per esempio.
O per condividere emozioni che fanno bene alla mente e al cuore…
Le parole hanno - inoltre- una propria individualità, una vita, una storia…
a volte affascinante. Le parole vanno amate.
Grazie e stai bene anche tu.
le parole perdono peso specifico. nel buddhismo (e in altre discipline non solo orientali) la parola ha il suo peso specifico. va però interpolata, la parola, nel tessuto sociale, nella cultura e nella capacità di comprensione del ricevente. ciò che qui, per me e ora ha un significato, quella medesima parola per te, nel tuo qui e ora, può avere un retrogusto diverso. quindi no, la parola non è importante, se non le parole che usiamo con noi stessi
RispondiEliminaA livello antropologico e sociale è come dici tu: le parole potrebbero avere un'interpretazione diversa tra emittente/ ricevente.
RispondiEliminaPerò, quando parlavo del significato per se stesse e nella loro storia, non intendevo solo riferirmi alla loro etimologia e alle successive trasformazioni nell'arco dei secoli. Intendevo proprio la loro sonorità, la loro intrinseca bellezza ( anche e soprattutto fuori dal contesto originario…).
Le parole sono come le scatole: ci si deve guardare dentro per vedere se hanno peso o valore. Non importa se da fuori sono belle e luccicanti o brutte e consunte, bisogna aprirle e guardarci dentro
RispondiEliminaE' un altra modalità per capire il valore delle parole :e ogni punto di vista è un arricchimento…
RispondiEliminaGrazie di questo commento mattutino.