martedì 24 settembre 2019

LA RIDICOLA IDEA DI NON VEDERTI PIU' 2



(…) E' ciò che fece Marie Curie quando le portarono il cadavere di
       Pierre: si rinchiuse nel mutismo, nel silenzio, in un'apparente,
       pietrificata freddezza.Erano sposati da undici anni e avevano
       due figlie, la più piccola di quattordici mesi. Quella mattina
       Pierre era uscito come sempre per andare al lavoro; aveva
       pranzato con dei colleghi e, tornando al laboratorio, era
    scivolato e caduto davanti a un pesante carro di trasporto merci.
    I cavalli lo avevano evitato, ma una delle ruote posteriori gli
    aveva fatto a pezzi il cranio. Era morto immediatamente.

  "   Entro in salotto. Mi dicono: " E' morto. Si possono forse
     comprendere parole simili? Pierre è morto, lui che avevo visto
     uscire di casa la mattina; lui che speravo di stringere fra le
     mie braccia quella sera… Ormai lo rivedo soltanto morto e
     basta. Per sempre. "

     Sempre, mai, parole assolute che non possiamo comprendere
     essendo - come siamo - piccole creature imprigionate nel nostro
     piccolo tempo. Non hai mai giocato - da bambino - a cercare
     di immaginare l'eternità? L'infinito che si dispiega davanti a te
     come un nastro azzurro ondeggiante e interminabile ? Questa è
    la prima cosa che ti colpisce in un lutto: l'incapacità di pensarlo
    e di ammetterlo. Semplicemente: l'idea non ti entra in testa. Ma
    com'è possibile che " non ci sia ?"Quella persona che tanto
    spazio occupa nel mondo, dove si è cacciata? Il cervello non può
    comprendere che sia scomparso per sempre. E cosa diavolo è
   " sempre?".E' un concetto inumano. Voglio dire che è fuori dalla
    nostra capacità di comprensione. Ma come, non lo rivedrò più?
    Né oggi, né domani, né dopodomani né fra un anno? E' una
    realtà inconcepibile che la mente rifiuta: non rivederlo mai più è
    una brutta battuta, un'idea ridicola.
    Dopo la morte di Pablo anch'io mi sono scoperta per settimane
    a pensare : " Vediamo se la smette di fare lo scemo e torna, una
    buona volta…", come se la sua assenza fosse un suo scherzo per
    darmi fastidio, come a volte faceva. Capitemi: non era un
    pensiero vero del tutto assunto come tale, bensì una di quelle
    idee a metà che barbagliano ai bordi della coscienza, come  
    pesci nervosi e sfuggenti.  (…)



Rosa Montero  da  La ridicola idea di non vederti più ( La storia di Marie Curie e la mia )




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